Puma

Alla scoperta dell'ultima versione della scarpa da gara di Puma: schiuma Nitro Elite che restituisce una grandissima quantità di energia e piastra

Foto di MarathonWorld.it

Dopo aver scoperto le Deviate Nitro 3, MarathonWorld.it vi porta a vedere da vicino l'ultima versione del modello da gara di Puma, stiamo parlando delle Deviate Nitro Élite 3.


Una scarpa che, lo anticipiamo da subito, porta si il nome di Élite ma, complice una conformazione tutt'altro che estrema e un grande ritorno di energia da imputarsi principalmente a una gomma davvero performante, è sicuramente adatta anche a una grande quantità di amatori che desiderano avere una scarpa speciale per i giorni speciali, ovvero la gara.



Per scoprire al meglio tutti i dettagli della scarpa e vederla "in azione sul campo", vi suggeriamo di guardare la videorecensione presente sul nostro canale YouTube, alla quale vi invitiamo a iscrivervi per restare aggiornato sulle ultime novità.




Foto di MarathonWorld.it


PUMA DEVIATE NITRO ELITE 3 - LE CARATTERISTICHE


Una tomaia sottilissima e leggerissima, sembra quasi carta, che porta la tecnologia dell'UltraWeave, che come dice il nome si caratterizza per un grandissimo grado di traspirazione, e l'ormai consueto PWRTape, ovvero inserti interni di una consistenza maggiore che vanno a dare struttura alla scarpa e avvolgere al meglio il piede in tutta la porzione centrale. Posteriormente una conchiglia che è si da gara, quindi abbastanza minimalista, ma che comunque rispetto agli standard abituali delle scarpe racing ha una consistenza decisamente più accentuata.


Le stringhe sono piatte e in tessuto tradizionale, mentre la linguetta è praticamente identica a quella che avevamo visto nelle Deviate 3: sottile, con un ottimo grado di imbottitura interna ma, a sorpresa, a differenza dell'altro modello, l'attaccatura non va alla base laterale della scarpa ma va a inserirsi direttamente al sotto dei passaggi delle stringhe. E' una scarpa ovviamente molto molto leggera, nel nostro numero US 9.5 è risultata essere alla bilancia di 202 grammi. La percezione è quella di correre con una scarpa leggerissima.


Ma a proposito di numero di scarpa, fate molta attenzione in fase di acquisto: come detto nel nostro caso stiamo parlando di un numero abituale US 9.5 che è però risultato essere decisamente più grande rispetto al solito numero di altri marchi soprattutto per tutta la parte anteriore. C'è stata un enorme differenza tra le Deviate Nitro 3, che erano un US 9, e queste Elite 9.5. Quindi sicuramente mezzo numero in meno rispetto al vostro solito ma se in fase di acquisto avete modo di provarla, non escludiamo che si possa anche togliere un intero numero in quanto in modelli da gara la scarpa deve essere ben aderente al piede per farvi sentire tutte le fasi della corsa.


Il drop è di 8mm frutto di un altezza massima da terra di 40mm, quindi il limite massimo consentito dalle normative World Athletics, e un altezza minima di 32mm. Inferiormente un battistrada in PumaGrip, che per chi è solito seguire le nostre recensioni sa bene che consideriamo il miglior battistrada attualmente sul mercato, e una schiuma NitroElite totalmente diversa dal NitroFoam presente nelle altre scarpe della linea. Molto molto morbido, estremamente performante in corsa e, a giudicare dalla consistenza, anche abbastanza duratura nel tempo.


Al suo interno troviamo la piastra PWRplate che, a differenza delle Deviate, dove era posta orizzontalmente, in questo caso ha un'evidente inclinazione verso l'alto. "Piastra in fibra di carbonio progettata per stabilizzare l’intersuola, consentendo il massimo trasferimento di energia" non sono parole inventate ma è quanto si può leggere sulla scheda ufficiale. Nelle ultime stagioni abbiamo più volte messo in dubbio l'effettiva funzionalità diretta della piastra in carbonio nelle scarpe da running moderne e finalmente ora anche i brand, in questo caso Puma, cercano di fare chiarezza: è impossibile pensare che in scarpe con un altezza da terra così alta e con una cosi grande quantità di materiale si possa andare a deformare la piastra con l'azione di corsa. La piastra, come scritto a chiare lettere da Puma, va a formare un vero e proprio scheletro interno per stabilizzare una schiuma molto molto soffice e che senza questa struttura interna, sotto al peso del corpo, andrebbe a fare una sorta di effetto budino che renderebbe molto difficile la corsa. 



Foto di MarathonWorld.it

Foto di MarathonWorld.it


PUMA DEVIATE NITRO ELITE 3 - LA PROVA IN CORSA


La prima impressione che si ha è proprio quella di affondare al momento dell'appoggio su una schiuma morbidissima e che va poi a restituire una grandissima quantità di energia. Si avverte chiaramente come la fase di volo sia accentuata rispetto al normale proprio perché c'è una spinta "extra" dovuta a questa versione nel materiale Nitro. Ed essendo una scarpa così soffice, si ha come beneficio indiretto anche quello di un appoggio meno traumatico del normale. Così come già verificato in altri modelli da gara di ultima generazione, questo appoggio "protetto" fa si che nell'immediato post corsa, ma anche nelle ore seguenti, a livello muscolare si stia abbastanza bene rispetto a quanto potremmo aspettarci


Un altra grandissima qualità di questa scarpa è una possibilità di gestione ottimale. La conformazione è assolutamente neutrale sul tallone ma molto accentuata verso l'alto sulla punta. Come potrete vedere nella videorecensione basta toccare la scarpa sulla punta che questa via, va quasi a ribaltarsi...questo significa che è una scarpa che spinge se ci spingi, e quindi hai un'azione di corsa "all'attacco" che ti porta a completare tutta la fase di spinta e scappare velocemente via dopo aver accumulato l'energia. Per fare un paragone, ha ricordato molto le SuperComp Elite di New Balance, ovvero una gamma di calzature molto molto performanti, ma che, viste le caratteristiche appena descritte, permettono a un runner con un minimo di esperienza di affrontare anche gare su chilometraggi importanti come può essere una maratona o una mezza. Insomma, élite per nome e per caratteristiche, ma adatta anche a chi élite ancora non è.


Come tutte le scarpe da gara, consigliamo di utilizzarla anche nella fase di avvicinamento alla competizione in quanto, per chi non è abituato a questa categoria, c'è comunque da capirla, da assimilare la grande spinta che si avverte e la sensazione di estrema leggerezza. Il prezzo di listino è di 230€ e come sempre potete seguire il canale YouTube per non perdervi le prossime recensioni e lasciare un commento per approfondire gli aspetti che non abbiamo toccato a fondo.



14/10/2024