CamelBak
MarathonWorld.it ha provato la Circuit Vest di Camelbak: l'idratazione va di corsa per le Ultra e non solo
Foto di MarathonWorld.it
MarathonWorld.it ha provato la Circuit Vest di Camelbak, zaino per l'idratazione in corsa che può contenere fino a un litro e mezzo di liquidi al suo interno.
Camelbak è un azienda californiana, ormai nota a tutti i runners, nata alla fine degli anni '80 e che, dopo aver proposto prodotti tecnici per l'esercito americano e per soccorritori che operavano in zone critiche dal punto di vista climatico, si è sempre più specializzata in supporti sportivi. Il nome è tutto un programma, e ovviamente va a ricordare la gobba del cammello, gobba che simbolicamente lo sportivo andrà a indossare con la Circuit Vest
Partiamo dalla porzione interna, porzione che a nostro parere farà la differenza nell'esperienza generale durante l'utilizzo: troviamo un rivestimento super traspirante, il 3D Mesh, che isola il corpo dal serbatoio esterno. Questo rivestimento, nonostante sia molto leggero, ha uno spessore notevole e una morbidezza davvero gradevole, motivo per cui si è totalmente isolati da tutta la porzione esterna potendo beneficiare di una comodità che a prima vista non si ipotizzerebbe.
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Questo rivestimento è ovviamente presente non solo sulla schiena ma anche sugli spallini, dove troviamo anche le chiusure, tra cui quella inferiore che offre una grande elasticità, ed è quindi estremamente personalizzabile a seconda della nostra anatomia. In generale possiamo parlare di una personalizzazione massima in quanto in ogni angolo di questo zainetto troviamo lacci e stringhe per adattare al meglio ogni singolo centimetro.
E a proposito di spallini, nella parte esterna troviamo tre tasche, tra cui due che si stringono con l'elastico, e sono quindi quelle di facile accesso dedicate a gel, integratori o qualsiasi cosa utile in corsa e a cui dobbiamo accedere in modo rapido, e un'altra con la chiusura a zip ideale per riporre in sicurezza oggetti come chiavi o telefono. Per una visibilità ottimale sono poi presenti due inserti rifrangenti anteriori e due posteriori.
Il peso è di circa 360 grammi, ovviamente peso con serbatoio vuoto, per delle dimensioni totali di 35cm in altezza e 21 di larghezza. Prezzo di 85€ ma abbiamo visto che spesso ci sono offerte sul sito ufficiale proprio per questo prodotto.
Per quanto riguarda il serbatoio, che ha la forma tradizionale delle bottiglie morbide di CamelBak e si può riempire sia in modo rapido estraendo solo la parte terminale, oppure sganciandolo dal tubo. Il foro è molto ampio, quindi il riempimento è abbastanza facile anche in condizioni estreme o quando si è molto stanchi . La chiusura è perfetta, non c'è il rischio che in corsa si apra o ci siano perdite. Nella parte bassa abbiamo il collegamento con il tubo, che ritroveremo ben ancorato alla spallina destra con la parte terminale che ha sia un tappo di sicurezza, che sceglieremo se portarlo con noi in corsa per proteggere da agenti esterni la parte a contatto con la bocca, agenti esterni come polvere o fango, o toglierlo prima di partire in modo da avere un accesso più immediato. Abbiamo poi un ulteriore leva di sicurezza, che se chiusa impedirà all'acqua di uscire.
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Come detto in precedenza il punto forte di questa Circuit Vest, oltre alla praticità data dalle tasche facilmente accessibili e da una ricarica del serbatoio possibile in modo estremamente rapido, è stata la comodità: lo strato interno offre un comfort elevato e isola perfettamente l'esterno dall'interno, motivo per cui anche nel caso si utilizzi in climi caldi, la schiena rimarrà abbastanza asciutta rispetto a zainetti tradizionali. La capacità di un litro e mezzo garantisce una soluzione ideale per l'utilizzo nelle gare più lunghe, in modo da avere un'autonomia tra un ristoro e un altro, ma anche un'ottima soluzione per gli allenamenti in preparazione a maratone o ultra.
E a proposito di Ultra, ovviamente questo prodotto nasce e si rende spesso indispensabile in ultramaratone, ultratrail, gare a tappe e tutti quegli eventi, non solo di running, svolti in climi ostili. Ma come ci ha ricordato la casa madre, negli ultimi anni c'è stato un vero e proprio boom di vendite e di utilizzo anche in maratone e mezze, dovuto molto probabilmente al fatto che spesso nelle grandi gare è diventato sempre più difficile prendere un bicchiere o una bottiglietta ai ristori, e anche bere in corsa, per chi non è ben allenato, può diventare un problema, problema che con il sistema CamelBak non si propone.
20/11/2024
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