Kelvin Kiptum

Con il passare delle ore si sgonfia l'ipotesi del sabotaggio all'auto di Kiptum, ma emergono "lotte" tra sponsor in vista della Maratona di Rotterdam

Foto di Chicago Marathon/Kevin Morris

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Dopo il clamore iniziale (LA NEWS), sembra "sgonfiarsi" l'ipotesi del sabotaggio all'auto dei Kelvin Kiptum, ipotesi che era emersa dopo il fermo di 3 uomini a Kaptagat su indicazione del padre dell'atleta.


Gli investigatori non hanno rilevato alcun danno meccanico o manomissione sulla Toyota sulla quale viaggiava il primatista del mondo, che dopo essere uscita di strada è volata su un grande albero a oltre 50m di distanza dalla strada; è questo il motivo per cui l'impatto è avvenuto sul tetto, nella parte anteriore della macchina, non lasciando scampo a Kiptum e al suo allenatore, mentre la giovane atleta rimasta illesa sedeva posteriormente. Stando a quanto riportato dai media locali, al momento del ritrovamento, l'allenatore, seppur in condizioni gravissime, era ancora vivo e si trovava a molti metri dal luogo dell'accaduto.


Tornando ai 3 uomini arrestati dopo che, a detta del padre di Kiptum, "non si erano presentati bene" nella casa dell'atleta 4 giorni prima l'incidente: il "Nation", il più autorevole quotidiano africano, ha rivelato che 4 uomini in realtà si sono presentati volontariamente al commissariato per "riabilitare la loro immagine". 


Sarebbero degli emissari di un brand cinese di abbigliamento fortemente determinato a convincere Kiptum di passare sotto il loro marchio in vista della Maratona di Rotterdam, dopo che l'atleta aveva rifiutato l'accordo prima delle Maratona di Chicago dove vinse con il primato del mondo.


L'avvocato ha dichiarato come gli uomini siano totalmente estranei all'incidente e che non ci fosse stato alcuno screzio durante l'incontro avvenuto qualche giorno prima con Kiptum e l'allenatore.

15/02/2024