Caster Semenya
Respinto il ricorso dell'atleta sudafricana, dovrà sottoporsi a cure ormonali per gareggiare con le donne
Di seguito un estratto del comunicato del Tribunale arbitrale internazionale dello sport di Losanna che in queste ore si è espressa sul ricorso di Caster Semenya, l'800ista sudafricana bi-campionessa olimpica fermata dalle nuove regole della IAAF circa gli alti livelli di testosterone naturale presenti nel sangue di alcune atlete che non potranno più gareggiare (salvo cure ormonali) nelle gare femminili.
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La Corte Arbitrale per lo Sport (CAS) si è pronunciata oggi sul ricorso presentato da Caster Semenya e l'Athletics South Africa (ASA) contro l'International Association of Athletics Federations (IAAF). Il ricorso riguardava i "Regolamenti di eleggibilità della IAAF per le donne con differente sviluppo sessuale" (DSD) entrati in vigore il 1 ° novembre 2018 e fino ad oggi sospese in attesa dell'esito di questa procedura. Il CAS ha respinto le richieste di arbitrato.
Caster Semenya e ASA avevano chiesto l'annullamento dei regolamenti DSD con effetto immediato in quanto, secondo l'accusa, discriminatori, inutili, inaffidabili e sproporzionati. La IAAF ha sostenuto invece che i regolamenti DSD non violino i diritti di alcun atleta, incluso il diritto alla parità di trattamento, ma invece sono un mezzo giustificato e proporzionato per garantire trattamento coerente e preservando una concorrenza leale e significativa all'interno della classificazione femminile.
Tra marzo/aprile 2018 la IAAF aveva cancellato il suo "Regolamento per l'iperandrogenismo", che era stato principalmente sfidato dall'atleta indiana Dutee Chand e sostituito con i Regolamenti DSD per stabilire nuovi requisiti che disciplinano l'ammissibilità delle gare per atleta con DSD in eventi di corsa tra i 400m a 1 miglio; le regole DSD sono limitate agli atleti con "46 XY DSD". Gli atleti con 46 XY DSD hanno livelli di testosterone ben compresi nell'intervallo maschile (da 7.7 a 29.4 nmol/L; gamma femminile normale inferiore a 2 nmol/L).
Per essere ammessi a partecipare alle gare internazioali è necessario ridurre il livello naturale di testosterone a meno di 5 nmol/L, e mantenere tale livello ridotto per un periodo continuativo di almeno sei mesi. Tale riduzione può essere raggiunta, secondo le prove della IAAF, con l'uso di contraccettivi orali normali.
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01/05/2019
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