Molveno X-Warrior

Ai piedi delle Dolomiti di Brenta si è chiusa la sesta edizione di una delle gare OCR più spettacolari del circuito

Foto di Sportograf



irca 20 chilometri, 57 ostacoli e il record di 750 partecipanti al via: sono i numeri del weekend di X-WARRIOR a Molveno, unica tappa italiana del circuito internazionale OCR che ha portato sul lago trentino, ai piedi delle Dolomiti di Brenta, patrimonio UNESCO, i più forti guerrieri d’Europa, uomini e donne. Assenti i campionissimi italiani fratelli Kadija, a conquistare il titolo di guerriere più duri, i Titan, sono l’olandese David Blankenburgh e la svizzera Cécile Zihlmann. Medaglia di legno per Tomas Bragagna, quarto all’arrivo, mentre sul podio femminile sventola l’azzurro con il secondo e terzo posto di Francesca Scipilliti e Claudia Borgia.


X-Warrior è una gara ad ostacoli nella natura tra le più dure in Europa ma è soprattutto una festa che ha animato Molveno per tutto il weekend. Sulle sulle rive del lago più volte riconosciuto da Legambiente come “il più bel Lago d’Italia”, teatro ideale per questa sfida tra uomo e natura, sono arrivati in 750 da 16 Paesi diversi, con un nutrissimo gruppo dalla Sardegna di circa 60 atleti in due team, che si sono divertiti e hanno divertito il pubblico. Un’invasione colorata accompagnata finalmente dal sole che ha scaldato, per quanto possibile, le gare, regalando ai partecipanti il clima perfetto per affrontare la difficoltà degli ostacoli del percorso ideato da Charles Franzke, atleta professionista OCR con all’attivo un’esperienza in oltre 100 gare nel mondo. 


Sabato è andata in scena la gara LITE, circa 10 km di percorso con 22 ostacoli, una sfida adatta anche ai principianti, che ha messo tutti subito alla prova su uno dei due nuovi ostacoli di quest’anno, lo sloping wall, sul quale hanno faticato anche i più guerrieri. Dopo una serie di prove seminate lungo il percorso in riva al lago, i Warriors hanno affrontato il temutissimo ponte di Molveno, con il floating bridge, una serie di tronchi appoggiati sull’acqua da percorrere camminando, e la più lunga Tarzan Swing vs Monkey Bar d’Europa. Ad attutire eventuali cadute è immancabile la gelida acqua del lago di Molveno, che nei giorni di gara è rimasta intorno ai 23 gradi. Dopo una lunga corsa nel fiume risalendo verso le montagne, con i piedi ancora immersi nell’acqua, ad attendere gli atleti c’è un altro dei più complicati ostacoli naturali che questo scenario offre, la cascata da salire arrampicando su una rete, nascosta dal getto fortissimo dell’acqua, che in questo punto arriva ancora più fredda. E poi il Net-e Rope Climbs, un’alta parete da arrampicata su roccia coperta dalla rete, una lunga e ripida corsa in mezzo al bosco, tronchi da saltare, da trasportare, alcuni classici ostacoli OCR, fino alla Pyramid e alla difficilissima nuova Power Pipe, un muro strapiombante da superare correndo e attaccandosi all’estremità per poi issarsi fino a scavalcarlo, alla quale in tanti si sono dovuti arrendere. A tagliare il traguardo nel minor tempo di giornata sono stati David Blankenburgh e l’italiana Denise Sottovia.


Domenica di nuovo tutti pronti al via per la FULL, che ha decretato anche il vincitore overall, il TITAN, colui che avrà vinto la corta e la lunga in 24 ore. È una gara per veri duri, che hanno affrontato un percorso reso più arduo dall’altezza maggiorata degli ostacoli, aumentati anche nel numero, e dalla lunghezza del percorso, poco più di 14 km. Il primo dei 33 ostacoli da affrontare è ancora lo sloping wall, sul quale in molti però hanno preso le misure. E poi ancora il ponte, con l’aggiunta della Tyrolean Traverse, una corda tesa sull’acqua sulla quale sportarsi per attraversare da una riva all’altra, la cascata, la parete da arrampicata, i tanti ostacoli nascosti dal bosco fino alla discesa verso il lago, dopo gli atleti si sono tuffati in acqua per nuotare qualche metro. Ad attenderli all’arrivo i 7 metri della piramide: vietato guardare in basso per gli atleti che ne hanno vista raddoppiata l’altezza rispetto alla gara LITE. E per tutti ancora una volta la dura prova della Power Pipe, che non ha smesso di mettere vittime, molte delle quali hanno scelto la penalità (25 faticosi burpees) pur di non rischiare di finire spalmati sull’ostacolo come moscerini.


Sono gli svizzeri Armando Schwarzmann e Rahela Brunner i vincitori della FULL, che incorona anche i TITAN, coloro che nella giornata precedente hanno corso e vinto la LITE. La corona di Re e Regina di X-Warrior Molveno 2024 si posa sulla testa dell’olandese David Brankenburgh che chiude in 3:5:43,25 (LITE in 1:03:06, FULL 2:02:36), e la svizzera Cécile Zihlmann, che ha fermato il tempo totale su 4:08:13,46 (LITE 1:33:36, FULL 2:34:36).


Ci sono volute tutte le abilità per conquistare il traguardo: obiettivo unico la medaglia, che ha atteso sulla linea del traguardo tutti i partecipanti, dai competive ai non-competitive, i più divertiti, nessuno dei quali ha voluto mollare, tagliando il traguardo zoppicando o incerottato. Sono tante le storie dietro ad ognuno, storie che spingono a superare o affrontare i propri limiti, storie di rinascita, ma anche solo guidate dalla voglia di vivere l’adrenalina di un weekend di sport ritornando alla natura e a quel sapore di antichi duelli con gli elementi dell’ambiente, ma vissuti con uno spirito nuovo e spesso non competitivo, espressione della comunità X-Warrior che si è costruita negli anni ed è in forte crescita.


Al termine è stata festa per tutti tra barbecue e foto ricordo e la promessa di tornare a sfidarsi e divertirsi il prossimo anno sempre a Molveno.



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21/05/2024