Kiprun

Alla scoperta delle Kiprun KD900x: la prima scarpa del marchio Decathlon che porta la piastra in carbonio accessibile a tutti

Foto di MarathonWorld.it

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Andiamo oggi a scoprire una scarpa che i runners di tutta Europa stavano aspettando con frenesia da inizio anno, e più precisamente dopo l'anteprima avvenuta in occasione della Paris Marathon 2022: stiamo parlando delle Kiprun KD900x, la prima scarpa del marchio Decathlon con la piastra in carbonio.


La scarpa è ora finalmente disponibile per tutti a partire dal mese di settembre al prezzo di listino di poco inferiore ai 150€, vale a dire la metà, se non oltre, della cifra che serve per portarsi a casa una scarpa con le stesse caratteristiche degli altri marchi.


Per scoprire al meglio tutti i dettagli e vedere la scarpa in corsa, vi suggeriamo di guardare la videorecensione presente sul nostro canale YouTube ed in questa pagina.

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Lo diciamo da subito, a meno che non voglia provare a battere il primato del mondo, questa scarpa ha veramente poco da invidiare alle sue colleghe della concorrenza ma anzi, ha un grandissimo pregio, e lo scopriremo più avanti nella prova in corsa, che la rende perfetta per il runner amatore.


Il peso si attesta intorno ai 225grammi, con un drop di 8mm, e per ottimizzare la scarpa Kiprun ha collaborato con alcuni dei suoi ambassador, tra cui l'ex campione europeo dei 3000 siepi Yoann Kowal, che sta utilizzando il modello per cercare di qualificarsi alla maratona olimpica di Parigi 2024 e con la quale alcuni mesi fa ha stabilito il suo primato personale sulla mezza. Tra i risultati di questa collaborazione un miglioramento del battistrada, che grazie alla particolare geometria assicura una perfetta presa a terra, caratteristica che dopo i chilometri che abbiamo corso possiamo confermare in pieno.


La scarpa come riportato nella scheda tecnica è stata testata per una durata tra i 1000 ed i 1500km, dettaglio che se fosse confermato anche nella pratica nel corso del tempo sarebbe una grandissima notizia, in quanto spesso le scarpe con la piastra in carbonio hanno come contrappasso una durata relativamente limitata.

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Foto di MarathonWorld.it

Foto di MarathonWorld.it
 

Superiormente la tomaia è quella tipica delle scarpe da gara, ultratraspirante sottilissima ed in grado di avvolgere il piede in corsa.


Ma è naturalmente il comparto inferiore a catalizzare tutta la nostra attenzione: la piastra in carbonio attraversa tutta la porzione interna dell'intersuola che si caratterizzerà per l'innovativo materiale, materiale che vi garantiamo farà la differenza. Stiamo parlando del VFOAM Pebax, una nuova schiuma che ricorda la forma del polistirolo e che è stata realizzata da Arkema, un importantissima industria chimica francese. Il risultato è un materiale che offre un ammortizzazione e ritorno di energia del 20% in più delle schiume tradizionali. 


Ed è proprio questo materiale che renderà questa scarpa pienamente adatta anche agli amatori.

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Foto di MarathonWorld.it

KIPRUN KD900X - LA PROVA IN CORSA


A differenza della gran parte delle scarpe con la piastra in carbonio, modelli studiati per i top runners e poi proposti anche a livello amatoriale, le Kiprun KD900x fanno il percorso inverso: vogliono essere una scarpa amatoriale che rende tutti un po' top runners. E questo compito è pienamente soddisfatto dalla schiuma Pebax, un vero e proprio paradiso per le articolazioni. Se per l'amatore la scarpa ultraleggera rappresenta gioie e dolori, con prestazioni cronometriche spesso strabilianti ma articolazioni a pezzi nei giorni seguenti, questa schiuma renderà la scarpa davvero per tutti.


La quantità del materiale che compone l'intersuola è davvero elevata sia posteriormente che anteriormente, cosi che nell'impatto a terra le forze non vadano a diretto contatto con il nostro corpo ma siano raccolte dalla schiuma che ce le restituirà con gli interessi. L'appoggio sarà davvero confortevole e nella seconda fase la spinta fornita dal carbonio sarà evidente. Kiprun parla di addirittura il 62% di energia restituita...il tutto senza quell'appoggio che potremmo definire "duro" tipico delle scarpe ultraleggere.


Velocità si, ma con un grandissimo occhio di riguardo alla protezione: la scarpa mantiene un'anima da gara con il baricentro spostato verso l'avanti che vi porterà sempre a stare sul pezzo, senza dovervi preoccupare troppo delle conseguenze a livello articolare. Una scarpa che, visto il prezzo (inferiore anche ai modelli tradizionali della concorrenza) da la possibilità a tutti, professionisti e non, di entrare in contatto con il mondo delle scarpe dei top runners con un indubbio vantaggio a livello cronometrico; quello che possiamo dire e che, visto il grado di protezione offerto, le preferiamo a tante calzature dei marchi più noti...provare per credere!

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28/09/2022
Foto di MarathonWorld.it