Allenamento

Linee-guida per l'esercizio fisico e lo sport: ecco il documento che detta le regole per riaprire gli impianti

Sono state pubblicate le "Linee-guida per l'esercizio fisico e lo sport" elaborate dall'Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il supporto di Sport e Salute e d'intesa con il CONI, CIP e Federazioni.
 
"Lo sport riparte in sicurezza: ognuno protegge tutti" con questo motto si apre il documento di 14 pagine che permetterà la ripresa delle attività agonistiche e quelle dello sport di base già nei prossimi giorni. Viene da chiedersi se il documento di 464 pagine proposto al Comitato Tecnico Scientifico, con le specifiche di ogni singola federazione, sia rimasta una semplice proposta o meno in quanto si legge che "Esso è declinato per le singole discipline sportive dalle rispettive Federazioni tramite appositi protocolli applicativi", protocolli che di fatto ad oggi non sono mai stati ufficializzati.
 
Inoltre, un'ASD che ha in gestione un impianto dal Comune (ma potrebbe addirittura esserne proprietaria) deve rispondere a leggi dello stato e non a protocolli di una federazione alla quale può anche decidere di non affiliarsi pur continuando a gestire tale impianto.
 
Nel dettaglio il documento recita che: 
 
Le presenti Linee-Guida sono volte a fornire le indicazioni generali e le azioni di mitigazione necessarie ad accompagnare la ripresa dello sport, attualmente limitata alla fase degli allenamenti, a seguito del lockdown per l’emergenza Covid-19, alle quali devono attenersi tutti i soggetti che gestiscono, a qualsiasi titolo, siti sportivi, o comunque ne hanno la responsabilità
 
Le misure di prevenzione e protezione sono finalizzate alla gestione del rischio di contagio all’interno del sito sportivo. Esse devono essere adottate sulla base delle specificità emerse dalla fase di analisi del rischio, avendo ben presente che le misure di prevenzione e protezione non vanno intese come tra loro alternative ma quali dotazioni minime ai fini del contagio in relazione alla attuale situazione epidemiologica in atto.
 
Ogni organizzazione sportiva deve procedere alla valutazione del rischio del proprio sito e definire le necessarie misure di prevenzione e protezione finalizzate alla gestione del rischio sulla base di un’accurata analisi delle specificità delle attività che vi si svolgono e di una classificazione dei luoghi (transito, sosta breve, sosta prolungata, potenziali assembramenti).
 
PRATICHE DI IGIENE
 
All’interno del sito dovrà essere garantita la possibilità di effettuare le seguenti pratiche igieniche:
• lavarsi frequentemente le mani, anche attraverso appositi dispenser di gel disinfettanti
• mantenere la distanza interpersonale minima di 1 metro, preferibilmente 2, in caso di attività metabolica a riposo. Ad esempio per gli utenti in caso di attesa, riposo e inoltre per tutti gli operatori sportivi
• mantenere la distanza interpersonale minima adeguata all’atto motorio, al carico metabolico e alle altre misure di mitigazione disponibili
• non toccarsi mai occhi, naso e bocca con le mani
• starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie; se non si ha a disposizione un fazzoletto, starnutire nella piega interna del gomito
• evitare di lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per l’attività fisica, ma riporli in zaini o borse personali e, una volta rientrato a casa, lavarli separatamente dagli altri indumenti
• bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate;
• gettare subito in appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati (ben sigillati).
 
Ai fini della attuazione delle buone pratiche igieniche dovranno essere messi a disposizione:
• procedure informative affisse nel sito sportivo, nelle zone di accesso, nei luoghi comuni, nelle zone di attività sportiva, nonché negli spogliatoi e nei servizi igienici
• gel igienizzante
• sistema di raccolta dedicato ai rifiuti potenzialmente infetti (es. fazzoletti monouso, mascherine/respiratori)
• indicazioni sulle corrette modalità e tempi di aerazione dei locali;
• specifiche attività di filtrazione dell’aria nei locali chiusi ad alta densità di persone o di attività, ad esempio tramite purificatori di aria dotati di filtri HEPA destinati a diminuire la quantità di aerosol
• sanitizzazione ad ogni cambio turno
• vietare lo scambio tra operatori sportivi e personale comunque presente nel sito sportivo di dispositivi (smartphone, tablet, ecc.) e di attrezzi sportivi; in alternativa, prevedere adeguate sanitizzazioni.
 
In aggiunta, coloro che praticano l’attività, hanno l’obbligo:
• di disinfettare i propri effetti personali e di non condividerli(borracce, fazzoletti, attrezzi, ecc..);
• di arrivare nel sito già vestiti adeguatamente alla attività che andrà a svolgersi o in modo tale da utilizzare spazi comuni per cambiarsi e muniti di buste sigillanti per la raccolta di rifiuti potenzialmente infetti;
• di non toccare oggetti e segnaletica fissa.
 
QUI LA VERSIONE INTEGRALE


15/05/2020