Delicious Trail Dolomiti

Come affrontare i 43 chilometri per 3.100 metri di dislivello positivo nel migliore dei modi? Ce lo spiega la trionfatrice dello scorso anno

Foto di Pierluigi Benini

Il prossimo 28 settembre, gli appassionati di trail running si daranno appuntamento a Cortina d'Ampezzo per partecipare al Delicious Festival Dolomiti. La manifestazione, diventata ormai una tradizione per gli amanti della corsa in montagna, offre non uno ma ben tre percorsi di 43, 35 e 23 chilometri, che si snodano lungo i sentieri delle Dolomiti, patrimonio mondiale UNESCO.


La vincitrice del 2023 e i suoi consigli


Lo scorso anno la gara “regina”, la 43 km, ha visto trionfare la bolzanina Sophie Maschi, che oltre a essere una forte trail runner è anche una personal trainer e preparatrice atletica. Dell’evento ha detto: “È stata la gara più bella che abbia mai fatto. A livello paesaggistico è incredibile, ho preso parte ad altri eventi sulle Dolomiti, ma questa ha l’effetto “WOW”.


Nel 2023 ha affrontato per la prima volta la competizione lunga e l’ha fatto con sicurezza e lucidità, aumentando via via il ritmo e facendo il vuoto dietro di sé. Così quest’anno le abbiamo chiesto di condividere i suoi preziosi consigli, per affrontare al meglio questa sfida impegnativa.


La prima metà gara è quasi tutta in salita e la parola d’ordine deve essere “gradualità”


Il primo consiglio: “Partire con calma e gradualità, la gara è molto lunga. In genere parto veloce ma con l’aiuto di mio marito che mi ha consigliato di “trattenermi”, sono andata bene. Perché se parti troppo veloce ti bruci e non riesci ad avere le energie necessarie per spingere fino alla fine. Consiglio quindi di non esagerare subito, contando che la prima metà della gara è quasi tutta salita”.


Il fattore “quota” e la parte più dura rappresentata dalla galleria dell’Anticima del Lagazuoi 


Tra i tratti più difficili e suggestivi c’è sicuramente l’attraversamento della “Galleria di Mina”, una galleria scavata nella roccia nel corso della Prima Guerra Mondiale, facente parte del museo all’aperto del Lagazuoi, che proietta i concorrenti a un’altitudine di 2750 metri circa. Per questo motivo spiega Sophie è necessario adattarsi all’alta quota: “Sono abituata ad allenarmi tra i 1500 e i 2000 metri e i 2700 metri del Lagazuoi li ho sentiti. All’imbocco della Galleria avevo tanti minuti di vantaggio sulla seconda, ma in breve li ho persi non avendo mai fatto un allenamento a quell’altezza. Suggerisco quindi, se possibile, di fare 3-4 allenamenti a una quota simile.


Sottolineo che sono molto forte nei vertical e non ho sofferto il dislivello ma la quota sì, le gambe giravano ma il cuore andava a mille. E posso dire che questo tratto è sicuramente il più duro a livello fisiologico e psicologico, perché sei al buio, non hai distrazioni e continui a salire, vedendo solo qualche spiraglio di luce ogni tanto. Poi però quando esci è bellissimo, senti il fresco e hai una vista pazzesca”.


La parte più facile dove si può aumentare la velocità

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Dall’uscita della Galleria di Mina si inizia a scendere e spiega la Maschi: “Inizia la parte più facile, ti aspetta una lunga discesa e puoi lasciare andare le gambe, perché non è un tratto super tecnico ed è abbastanza corribile”.

 

Il Delicious Trail Dolomiti rappresenta una sfida importante, ma con la preparazione fisica e mentale giusta, ogni partecipante può vivere un'esperienza indimenticabile. E seguendo i consigli della vincitrice del 2023 si possono affrontare al meglio i 43 chilometri di pura bellezza e adrenalina!


09/07/2024