Maratona

L’analisi di Europ Assistance Italia analizza le problematiche più frequenti che i runner affrontano durante la gara

Grazie ai dati raccolti durante le varie edizioni della Milano Marathon, Europ Assistance ha individuato i principali casi per i quali i partecipanti richiedono assistenza medica.

La sicurezza è un valore imprescindibile e prioritario anche rispetto alla performance sportiva: una priorità che, grazie al coordinamento sanitario del Network Salute di Europ Assistance, viene garantita a tutti i runner durante una delle manifestazioni podistiche più importanti d’Italia. Ecco i cinque rischi più frequenti:

Disidratazione: per prevenirla è consigliabile assumere liquidi (almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno) con regolarità nei giorni prima della maratona. Un accorgimento che consente anche un miglior metabolismo renale, organo messo a dura prova dalla corsa perché ha la funzione di eliminare le tossine prodotte dall’organismo durante il movimento. Un paio d’ore prima della gara (e anche durante) è bene assumere, a piccoli sorsi, circa mezzo litro d’acqua a temperatura ambiente. Al termine della gara è necessario reintegrare i liquidi utilizzando integratori polisalini, consumando non più di 0,5 litri ogni quarto d’ora. L’assunzione troppo veloce di qualsiasi tipo di liquido provoca spesso nausea, vomito, diarrea.


Disturbi della termoregolazione: il corpo si comporta a seconda dell’ambiente, se l’ambiente esterno è freddo l’organismo si adopera per raggiungere una temperatura corporea corretta, generando un aumento del lavoro muscolare e distogliendo risorse all’attività fisica. Per questo motivo è importante coprirsi, nonostante una maggiore sudorazione, così come è indispensabile fermarsi alle stazioni di spugnaggio in caso di clima caldo e - al termine della gara - coprirsi con abiti asciutti e puliti.

Crampi: per prevenirli è opportuno l’uso di scaldamuscoli e l’apporto di integratori elettrolitici da assumere a partire da qualche giorno prima dalla gara. Se i crampi persistono nei giorni successivi si possono utilizzare blandi farmaci antinfiammatori non steroidei (paracetamolo, ibuprofene) assicurandosi di non essere allergici e di averli assunti in passato per sindromi influenzali o simili. Bere molto nelle ore successive alla gara, inoltre, aiuta a risolvere più velocemente il fastidioso problema dei dolori crampiformi.


Escoriazioni da sfregamento: le lesioni superficiali della pelle, a causa di sfregamento, riguardano soprattutto l’interno coscia e i capezzoli. Il consiglio è di utilizzare la paraffina morbida come lubrificante prima ed eventualmente durante la gara.

Lo stremo: non portare il fisico allo stremo è fondamentale. Raggiunto il limite, il corpo manda segnali che non devono essere ignorati. È opportuno fermarsi e, se necessario, richiedere il soccorso medico. Palpitazioni, dolore toracico, senso di oppressione allo sterno, spossatezza e stato confusionale non sono assolutamente da trascurare.



04/04/2018