Allenamento

Alla scoperta del metodo 10-10-10, una proposta alternativa per affrontare la Maratona che arriva dagli States

Sta diventando sempre più in voga negli Stati Uniti il metodo 10-10-10 per affrontare la Maratona: questo concetto è stato sviluppato nel corso degli anni studiando come, sopratutto tra gli amatori, era cresciuto un approccio mentale sbagliato che portava gli sportivi ad individuare il "muro dei 35km" che, talvolta più mentalmente che muscolarmente, faceva crollare la prestazione nell'ultima parte di gara.
 
Il metodo 10-10-10 si sviluppa esclusivamente in gara e prevede di suddividere la competizione in 10 miglia iniziali (16km), 10 miglia centrali, ed i 10km finali. Come dice un famoso detto "corri la prima parte con la testa, la seconda con le gambe e l'ultima con il cuore", ed è proprio da questa massima che si è sviluppato il metodo.
 
Con il 10-10-10 è prevista la prima parte di gara, ovvero i primi 16km, ad un ritmo leggermente più lento di quello che ci si era prefissati, affrontando uno sforzo "consapevole" che potremo tradurre in "corri ad un ritmo che ti consente di spingere ma senza avvertire fatica".

In particolare si dovrà fare attenzione ai primissimi chilometri dopo il via, che spesso si affrontano a ritmi eccessivi trasportati dall'entusiasmo, tenendo invece il freno a mano tirato si potrà sfruttare questa prima parte come una sorta di riscaldamento per poi poter "riscuotere con gli interessi" successivamente.
 
Nei 16km centrali, quelli da correre con le gambe, ci si dovrà allineare al ritmo ideale fidandosi delle proprie sensazioni e mettendo in atto strategie psicologiche che vi porteranno a pensare, dopo una prima parte relativamente tranquilla, che al termine di questo secondo step mancheranno solo 10km al traguardo.
 
Se sei stato attento e paziente nella prima parte e hai seguito il programma nella seconda, l'ultima parte di gara, sempre secondo il metodo 10-10-10, dovrebbe essere il momento di "passare alla cassa" involandosi verso il traguardo "correndo con il cuore" e senza soffrire particolari crisi.
 
Insomma, il 10-10-10 tanto caro agli statunitesi può essere un valido modo per suddividere in modo mentale la gara, senza pensare ai famosi 35km e senza stravolgere la metodologia dell'allenamento.
 
 


 

21/05/2020