Mondiali Londra 2017
L'anteprima della Maratona maschile dei Campionati Mondiali 2017: Tamirat Tola il favorito, La Rosa terzo europeo al via
Saranno 108 gli atleti, in rappresentanza di 54 diverse nazioni, a prendere il via da Tower Bridge per la Maratona dei Campionati Mondiali di Atletica 2017. A Londra la gara maschile è in programma per le ore 11.55 italiane.
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Il favorito d'obbligo, anche se in una maratona "istituzionale" spesso il curriculum lascia il tempo che trova, è l'etiope Tamirat Tola, classe 1991, che dopo il bronzo olimpico di Rio 2016 proverà a scalare le gerarchie forte del 2h04'11 corso proprio quest'anno a Dubai. Come è noto dopo l'ormai celebre Breaking2 non ci sarà il campione olimpico in carica Eliud Kipchoge che è stato annunciato per la Berlin Marathon.
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Il migliore tra i keniani è invece Daniel Kinyua Wanjiru: il 25enne ha dimostrato la sua costanza di rendimento e potrebbe essere un avversario ostico per tutti. Wanjiru lo scorso anno ha corso in 2h05'21" ad Amsterdam riuscendo a ripetersi anche nel 2017 grazie al 2h05'48" stabilito proprio a Londra. Subito dietro di lui il connazionale Gideon Kipkemoi Kipketer, nel 2017 arrivato fino a 2h05'51" a Tokyo.
E' invece fitto il mistero che incombe su Kenenisa Bekele, 2h03'03" di record personale e 2h05'57 corso quest'anno: la leggenda etiope è regolarmente iscritta ma il diretto interessato ha dichiarato ad alcuni media che non sarà al via a causa di una condizione di forma lontana da quella ideale. Tuttavia nessuna notizia ufficiale è pervenuta dalla federazione, scopriremo quindi solo domenica se Bekele ci sarà o meno.
La squadra etiope sarà completata da Tsegaye Mekkonen, 22enne in grado di correre tre anni fà a Dubai ampiamente sotto le 2h05' e che nel 2017 si è rifatto notare ad Amburgo (2h07'26") e da Yemane Tsegay, esperto atleta con un personale da 2h04'48" ormai datato. Per il Kenia ci sarà invece Geoffrey Kipkorir Kirui, 2h06'27" lo scorso anno ad Amsterdam.
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A meno che la gara si sviluppi su ritmi veramente blandi non saranno moltissimi altri gli atleti che nelle gambe avranno ritmi vincenti ma tra di loro sicuramente sono da citare l'eterno Stephen Kiprotich, ugandese da 2h06'33" capace di vincere le Olimpiadi nel 2012 ed i Mondiali l'anno seguente, e Yohannes Ghebregergish, giovane eritreo progredito fino a 2h08'14" in questa stagione.
Attenzione anche a Shumi Dechasa, atleta etiope che gareggia per il Bahrain con un personale di 2h06'43" reduce da una stagione difficile, ed al turco nato in Kenia Kaan Kigen Ozbilen (2h0610").
Tra le possibile sorprese extra africane citiamo gli imprevedibili giapponesi Hiroto Inoue e Yuki Kawauchi ma attenzione anche all'atleta di casa Callum Hawkins, che dopo l'incredibile inizio di stagione (60' netti sulla mezza) si è concentrato sull'appuntamento iridato.
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Davvero interessante la situazione di Stefano La Rosa che potremmo definire tra i "primi degli umani": il grossetano vanta un personale di 2h11'11" corso nell'anno olimpico e questa stagione dopo il cambio di allenatore ha vinto, per la seconda volta in carriera, la Treviso Marathon in 2h12'26", crono davvero di primo piano se consideriamo il meteo tutt'altro favorevole di quella giornata e la gara corsa per lungo tempo in solitaria. Il Carabiniere ha il 21mo tempo di iscrizione (si considerano i tempi corsi nel 2017) tra gli oltre 100 partenti e risulta essere la terza forza europea al via, la seconda se omettiamo l'etiope di maglia turca Mert Girmalegesse. In caso di una prevedibile prima parte piuttosto tattica La Rosa potrebbe lottare nell'ipotetico gruppo degli inseguitori con con una Top 10 finale che non deve essere un'utopia.
Indecifrabile invece la situazione di Daniele Meucci: il campione europeo sulla distanza non conclude una Maratona "vera" dall'1 marzo 2015 (2h11'10" in Giappone) e dopo l'infortunio patito dei primi chilometri alle Olimpiadi di Rio 2016 si è fatto rivedere quest'anno a sorpresa a Rimini dove in una "sgambata" ha concluso la 42.195km romagnola in 2h16'06" per sbrigare la pratica del minimo di partecipazione. Nessuno sa le reali potenzialità del pisano ed il grado di impegno profuso a Rimini, che peraltro come hanno fatto trapelare fonti federali ha avuto seri problemi ad essere riconosciuta una gara valida per l'omologazione del tempo a livello internazionale. Meucci è il classico atleta da "1-x-2", imprevedibile.
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05/08/2017
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