Ponte Di Legno Skynight

Ponte Di Legno Skynight 3.0, sono Cavallar e Cotti Cottini a festeggiare sul palcoscenico dell'Alta Valle Camonica

Prendete un sabato sera di metà luglio, in una località sciistica e di turismo attivo tra le più belle e rinomate delle alpi Lombarde (e non solo), aggiungete passione, entusiasmo ed una sfida che regala stimoli ed adrenalina. Avevano in testa questo mix vincente gli ideatori di Ponte Di Legno Skynight, la kermesse di running offroad in notturna che ha celebrato la sua terza edizione confermando appeal e formula vincente, la Pro Loco del Presidente Elena Veclani brinda cosi ad un altro grande successo.
 
La cronaca della serata parla di meteo incerto che non ha però scoraggiato i 130 iscritti che hanno sancito il nuovo primato della manifestazione.
 
Alle ore 21.00 puntuale lo start da Piazza XXVII Settembre, il serpentone di atleti si è dapprima snodato a tutta velocità per le vie del centro storico ma ben presto lo scenario è stato quello che contraddistingue questa gara particolare: la temuta “pista nera” del Corno d’Aola da affrontare per “direttissima”, 2km e 700 metri D+ che hanno scatenato la sfida tra i tanti specialisti del vertical in gara.

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Lo squillo più forte è arrivato puntuale da Fabio Bazzana (Valetudo Serim) che detiene non a caso il best time di sempre su questa salita con il 29’48” stabilito lo scorso anno. Questa volta il forcing del runner orobico ha prodotto un 30’37” comunque notevole, tenuto anche conto della pioggia che nella prima parte ha caratterizzato la competizione. Dietro di lui provava a resistere il trentino delle Valli di Non e Sole Alex Cavallar che scollinava 2° con poco più di 40” di distacco mentre la 3^ posizione era fortemente disputata da un terzetto comprendente l’atteso verticalista locale Giovanni Paini, il malonnese Luca Malgarida e l’argentino Diego Simon, tutti e tre appaiati e staccati di 1’ abbondante dalla testa della corsa. Come accaduto lo scorso anno Bazzana doveva cedere la prima posizione nella prima parte della discesa quando Cavallar rimontava con veemenza e lo superava già al passaggio presso Valbione. Si profilava un altro calvario per l’atleta Valetudo che nel 2017 dovette cedere ben 3 posizoni dallo scollinamento all’arrivo. Non questa volta però, anche perché alle sue spalle si scatenava una vera rivoluzione con continui sorpassi e colpi di scena, in primis la grande rimonta di Filippo Bianchi che dopo essere scollinato all’8° posto infilava gli avversari uno alla volta riportandosi sulle tracce dei battistrada. Il finale era spettacolare e pieno di pathos: Cavallar trionfava in Piazza XXVII settembre fermando le lancette sul crono di 58’09”, un minuto sporco sopra il record di Vender ma sufficiente a consegnargli una grande vittoria soprattutto per come è maturata, dietro era una lotta fino all’ultimo metro con l’incredibile arrivo in raffica di Bazzana, Bianchi, la sorpresa Giovanni Rossi e Diego Simon, tutti chiusi nello spazio di 6”!!!
 
Pelamatti, Malgarida, Gelmi, Paini e Clem Belingheri chiudevano la top ten di una gara davvero combattuta ed appassionante che salutava gli stessi Malgarida, Belingheri e Calufetti come trionfatori delle categorie Master.
 
Ai fini statistici importante notare come la discesa di Cavallar sia stata la migliore in assoluto, un crono di 26’54” davvero non lontano dal 26’32” di Marco Zanoni del 2017, che resiste e rimane il best-time del downhill.

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Molto meno pathos nella gara femminile, il merito è tutto di Stefania Cotti Cottini, la portacolori del GP Pellegrinelli non sbaglia una mossa, parte accorta e poi impone il proprio passo alle avversarie dirette. Già al rifugio Petit Pierre al Corno d’Aola (2000 m.s.l.m.) il distacco dalla più agguerrita delle inseguitrici, Nadia Franzini, è di quasi 2’.
Il tuffo su Ponte di Legno, per lei che già lo scorso anno aveva fatto il miglior tempo di giornata nel downhill, è una formalità. E’ vittoria netta e mai in discussione per la ragazza della Sacca di Esine, che sigilla la sua prima vittoria alla skynight con il crono di 1h09’57”, lontano dal record della Belotti ma sufficiente per rifilare oltre 3’ alla 2^ classificata Nadia Franzini, brava a gestirsi nella discesa e ad evitare il ritorno della 3^ classificata finale, Tiziana Bianchini.
 
 
Una piazza ricolma di gente e di entusiasmo, animata abilmente da vocalist e deejay, ha fatto da perfetta cornice all’evento che si è concluso con le premiazioni in cui imprese, commercianti ed attività locali hanno supportato perfettamente la Pro Loco Ponte di Legno, che ha confermato senza alcun dubbio l’appuntamento al 2019 per la 4^ edizione.
 
Nota di cronaca: nella speciale graduatoria della Valle dei Segni Mountain Cup, il circuito che ha già visto disputate la Darfo-Cervera ed il Solstizio Trail di Erbanno, la maglia di leader rimane sulle spalle di Stefania Cotti Cottini (per lei 3^ vittoria su 3 gare di coppa) e di Alessandro Gelmi che ha perso punti solo da Pelamatti ma è riuscito a guadagnare sia su Paini che su Bettoni, suoi avversari più vicini in classifica generale. Ora dopo la Skynight toccherà alla Angolo-Vareno nella tradizionale data di ferragosto e poi la finalissima alla 7.50 in condotta, il vertical sui gradini del Monte Guna di Cividate/Malegno.

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15/07/2018