Olimpiadi Tokyo

Per evitare il grande caldo di Tokyo, le gare di corsa e marcia su strada sono state spostate nella più fresca Sapporo, ben 1.100km a nord della capitale giapponese. Il percorso, completamente piatto, prevede la partenza dal Parco di Odori con un primo giro di circa 23km seguito da due giri più corti, di poco meno di 10km, proprio all'interno del parco.

 

Lungo la strada, i corridori toccheranno tutti i luoghi simbolo di Sapporo, come il fiume Toyohira e l'Università di Hokkaido.

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Dopo la rinuncia di Sara Dossena, saranno quattro gli atleti azzurri in gara alle Olimpiadi di Tokyo 2020:

 

Al femminile a difendere i colori azzurri ci sarà Giovanna Epis: la veneziana classe 1988, allenata da Giorgio Rondelli, è reduce dal 2h28'03" corso ai Campionati Italiani 2020 di Reggio Emilia mentre nel 2021 ha corso in 1h11'25" la Giulietta e Romeo Half Marathona di Verona.

 

Un terzetto sarà invece al via della gara maschile: si tratta del primatista italiano Eyob Faniel, il bronzo degli Europei 2018 Yassine Rachik ed il più esperto Yassine El Fathaoui. Squadra italiana pieni di punti di domanda con Faniel l'unico a gareggiare regolarmente a buoni livelli nel corso del 2021 correndo due mezze (60'07" a Siena e 63"26 a Verona). Rachik, una frattura da stress dopo i Mondiali di Doha ed altri problemi fisici che hanno costretto le Fiamme Oro a fermarlo, non si vede dal 18 ottobre 2020, quando corse in 30'23" la 10km di Trieste; El Fathaoui ha corso la Maratona di Siviglia in 2h10'10" nel febbraio 2020, poi nel 2021 un 64'11" sulla Mezza e due 10.000m non entusiasmanti tra aprile e maggio.

 

Eliud Kipchoge, primatista del mondo con 2h01'39", è inevitabilmente il favorito della vigilia anche se la sconfitta del 2020 alla London Marathon ed il non entusiasmante successo in solitaria quest'anno in Olanda (2h04'30") fanno sperare gli avversari. Stando alle liste del 2021, non completamente veritiere viste le poche gare organizzate per via della pandemia, il secondo dell'anno è il tanzaniano Gabriel Gerald Gelay con 2h04'55", nessun altro tra i 106 atleti al via ha corso quest'anno sotto le 2h06". Più consigliato quindi andare ad analizzare i curriculum degli atleti con la squadra etiope che risulta essere un vero e proprio dream team con Lelisa Desisa, Shura Kitata e Sisay Lemma: Desisa non corre sotto le 2h06' da 3 anni ma a Doha, in condizioni difficili come lo saranno quelle di Sapporo, è andato a prendersi il titolo mondiale, Kitata ha vinto la London Marathon che ha interrotto il filotto di successi di Kipchoge mentre Lemma è risultato essere un atleta solidissimo finendo terzo sia a Berlino nel 2019 (2h03'36") che a Tokyo nel 2020 (2h04'51"). Assente Kenenisa Bekele, secondo uomo di sempre.

 

Anche i compagni di squadra di Kipchoge saranno sulla carta grandi insidie per il campione uscente: il Kenia presenterà infatti Lawrence Cherono e Amos Korir, rispettivamente secondo e quarto alla Maratona di Valencia dello scorso anno in 2h03'04" e 2h03'30", vale a dire secondo e quarto tempo mondiale dell'anno. Attenzione anche agli ugandesi guidati dall'esperto Stephen Kiprotich, primo a Londra 2012, con lui anche Felix Chemonges (2h05'12") e Fred Musob (2h06'56"). Tra gli outsider il belga Bashir Abdi, arrivato lo scorso anno a 2h04'20" ed allo statunitense Galen Rupp, bronzo a Rio.

 

La pandemia ha tenuto lontano in molti dalle gare e, come ogni Maratona olimpica che si rispetti, le sorprese saranno all'ordine del giorno: da tenere in considerazione anche la forte squadra di casa con Suguru Osako (2h05'29"), Shogo Nakamura e Yuma Hattori.

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Incertissima anche la gara femminile con appena 4 atlete che nel 2021 hanno corso sotto le 2h25': la donna da battere sembra essere la primatista del mondo Brigid Kosgei, 2h14'04" a Boston nel 2019 ed imbattuta a Londra da 4 edizioni. La keniana classe 1994 si è vista poco negli ultimi mesi e sarà all'esordio in una gara dove si assegnano titoli; con lei le fortissime connazionali Peres Jepchirchir, la più veloce al mondo nel 2020 con 2h17'16" a Valencia, e Ruth Chepngetich, campionessa mondiale in carica e reduce dal primato mondiale di mezza maratona (64'02").

 

L'Etiopia risponde con Birhane Dibaba, 2h18'35" a Boston nel 2020, Roza Dereje, vincitrice di 5 delle 7 maratone corse in carriera, e la giovane 23enne Zeineba Yimer, sempre sotto le 2h20' nelle sue apparizioni. Il resto del mondo risponde con Lonah Salpeter, israeliana nata in Kenia ed arrivata ad altissimi livelli nelle ultime stagioni con il massimo raggiunto proprio nel 2020 a Tokyo (2h17'45"). Ci sarà anche il bronzo e rivelazione dei mondiali 2019, la namibiana Helalia Johannes che tra pochi giorni festeggerà il suo 41mo compleanno.

 

In totale saranno in 89 al via.

 

La Rai detiene i diritti per la trasmissione in chiaro di 200 ore. Come già visto nelle precedenti giornate, la regia effettuerà un vero e proprio "ping-pong" tra le diverse discipline dove sono presenti atleti italiani. Nelle ore della Maratona il calendario non prevederà altri eventi degni di nota, ed è quindi presumibile che si darà ampio spazio alle gare. Attenzione però: nelle precedenti sessioni di gare notturne, con eventi di lunga durata come marcia e nuoto di fondo, la tv di stato ha mostrato solo le fasi clou di gara.

 

Per non perdersi neanche un attimo si dovrà fare riferimento ai canali Discovery, emittente che ha acquisito i diritti integrali, acquistando un abbonamento mensile. Discovery, oltre ai due canali principali che seguiranno gli eventi principali, avrà sulla sua piattaforma ben 30 canali dedicati ad ogni singolo sport che trasmetteranno tutte le competizioni senza interruzioni pubblicitarie.

 

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