Trento Half Marathon

Tra le vie più suggestive della città il keniota Justus Kangogo polverizza il record della manifestazione | FOTO

Così come il Giro al Sas Internazionale di ieri, anche la Trento Half Marathon si chiude nel segno dei grandi favoriti della vigilia. Justus Kangogo, che quest’anno nella mezza maratona Roma-Ostia aveva firmato il proprio primato personale fermando il cronometro sull’eccellente tempo di 59’31”, e Shitaye Eshete, atleta del Bahrein che vanta un prestigioso 6° posto nei 10.000 metri ai Giochi Olimpici di Londra del 2012, non hanno tradito le attese e sono saliti sul gradino più alto del podio della settima edizione della Trento Half Marathon, uno degli eventi clou di una manifestazione - il Trento Running Festival - che per due giorni ha trasformato la città del Concilio nel cuore pulsante dell’atletica leggera.
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Il racconto della gara

Justus Kangogo non si è lasciato scoraggiare dalla leggera pioggia che ha accompagnato gli atleti lungo il percorso rendendo ancor più complicato il loro compito e con una condotta di gara di spessore si è lasciato alle spalle tutti gli avversari, “volando” tra le vie del centro storico di Trento e arrivando da solo sul traguardo di Piazza Duomo, con l’eccellente tempo di 1h01’48’’. Un risultato cronometrico brillante che vale il nuovo record della manifestazione, “cancellando” così il primato fatto registrare lo scorso anno da Victor Chumo (1h02’14’’).
Nella prima parte di gara, dopo lo start da via Rosmini, si è formato un quartetto di testa con Hicham, Cheruiyot e Kurgat abili a tenere il passo di Kangogo, che dopo il decimo chilometro ha però iniziato a forzare, sbarazzandosi ben presto della compagnia di Kurgat (poi quinto). Con grande generosità il marocchino Hicham e il keniota Cheruiyot hanno tentato in tutte le maniere di non perdere eccessivo contatto ma il ritmo di Kangogo si è rivelato troppo elevato per i due rivali. Il favorito della vigilia si è così avviato tutto solo verso il traguardo di Piazza Duomo, dove è giunto con ben 33’’ di vantaggio. Entusiasmante, invece, la lotta a due per salire sul secondo gradino del podio: Hicham e Cheruiyot sono giunto distanziati di pochi metri sul lungo rettilineo finale di via Belenzani e a trovare lo sprint decisivo è stato l’atleta del Marocco, che ha chiuso con il tempo di 1h02’21’’, quattro secondi più veloce rispetto a Cheruiyot. Primi degli italiani, salutati da un lungo applauso dei tantissimi tifosi, appassionati e curiosi presenti lungo il percorso, sono stati l’atleta di origini marocchine Khalid Jbari, ottavo classificato, e Liberato Pellecchia dell’Aeronautica Militare, decimo con il tempo di 1h10’56’’.

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Pronostici rispettati anche in campo femminile. Eccellente la performance della atleta del Bahrain di origini keniane Shitaye Eshete, che ha dato vita ad una sorta di cronometro individuale, sbarazzandosi ben presto della compagnia di Lagat e procedendo a passo spedito verso il traguardo di Piazza Duomo. Se il successo di Eshete - prima in 1h10’10’’ - era da mettere in preventivo, sono state invece sorprendenti le brillanti performance delle azzurre Agnes Tschurtschenthaler e Federica Dal Rì: l’altoatesina ha addirittura saputo tenere testa alla Lagat fino ai metri conclusivi sfiorando il secondo posto (per lei ottimo terzo posto con il tempo di 1h15’11’’), mentre la nonesa ha chiuso in quarta piazza con il tempo di 1h16’28’’.
Risultati e classifiche a parte va registrata la grande risposta della città nei confronti di una gara che ha fatto registrare complessivamente ben 1314 iscritti: il tracciato scenografico che ha accarezzato le eccellenza culturali della città si è rivelato anche particolarmente adatto a tutti coloro che hanno scelto la mezza maratona di Trento per migliorare il proprio primato personale e sul traguardo di Piazza Duomo sono stati in molti a festeggiare a braccia alzate il proprio miglior crono.
A far da contorno alla Trento Half Marathon ci ha pensato, come da tradizione, l’Happy Family Run, una camminata/corsa di 5 km tra le vie della città aperta a tutti. Una manifestazione ludico sportiva non competitiva nella quale bambini, ragazzi e genitori avevano un unico obiettivo: quello di divertirsi.
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Le interviste ai protagonisti

Justus Kangogo è andato oltre ogni più rosea aspettativa: il keniota classe 1995 non si è limitato a vincere la settima edizione della Trento Half Marathon ma, sotto una pioggia incessante, ha polverizzato il record della manifestazione. “Sono molto contento della prestazione odierna e del nuovo record del tracciato” commenta il corridore africano. “Nonostante il tempo avverso ho tenuto un buon passo, sono onorato di aver vinto dinanzi a questa cornice di pubblico”. L’ultima chiosa di Kangogo riguarda i futuri impegni stagionali: “Sto incentrando la preparazione sulla maratona di Valencia e questo di Trento era un test molto importante, sono soddisfatto delle indicazioni che ho raccolto”. Soddisfatto anche il classe ‘82 Liberato Pellecchia, giunto decimo in Piazza Duomo: “Una manifestazione spettacolare, Gianni Demadonna organizza sempre gare di altissimo livello - afferma il campano - Per me è stato un test importante, in vista della maratona di Francoforte che farò fra quattro settimane. Il fondo bagnato non ha aiutato dal punto di vista cronometrico, ma l’evento in generale è stato di assoluto spessore”.
Tra le ragazze, c’è grande soddisfazione per la vincitrice Shitaye Eshete: ”Il tracciato era molto bello, peccato per la pioggia ma sono soddisfatta della vittoria – chiosa la portacolori del Bahrain. “Ho tratto delle indicazioni molto importanti da questa mezza maratona e sono pronta per affrontare il proseguo della stagione”. In campo femminile si festeggia il grande risultato italiano con il terzo posto di Agnes Tschurtschenthaler e la quarta posizione occupata dall’atleta di casa Federica Dal Rì. “Un terzo posto bellissimo, c’era tanta concorrenza lungo un percorso affascinante e faticoso - afferma l'atleta altoatesina - Un grande pubblico mi ha spinto nella mia corsa solitaria e, negli ultimi metri, ho anche sognato di poter raggiungere la piazza d’onore”. Grande soddisfazione anche per la nonesa Federica Dal Rì: “Un tifo spettacolare mi ha spinto ai piedi del podio, vengo da una settimana fatta di tanti chilometri e nell’ultima parte di gara ho faticato parecchio. L’idea di arrivare in questa bellissima piazza davanti a questa cornice di persone mi ha permesso di raggiungere questo risultato”.

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01/10/2017