Sila3Vette Winter Challenge

Il tempo scorre veloce verso la nona edizione della Sila3Vette Winter Challenge, il più importante raid invernale ormai non solo italiano, perché a Giuseppe Guzzo e Mara Carchidi, anime pulsanti della manifestazione di Camigliatello Silano (CS) va riconosciuto il merito di aver saputo mantenere in vita l’evento nonostante mille difficoltà, nel periodo del covid e anche dopo, facendone il riferimento assoluto per questo tipo di gare quantomeno in Europa.

Nata infatti sull’onda del successo dell’Iditarod artica, la gara calabrese ha permesso a tantissimi, non solo italiani, di scoprire questo angolo del Bel Paese che d’inverno si colora completamente di bianco e che quest’anno si prepara a regalare a tutti gli iscritti un panorama da sogno. Il territorio è imbiancato da settimane, continua a nevicare in zona e quindi i concorrenti (chi con le ciaspole ai piedi, chi con le Fat Bike, chi cono gli sci di fondo e anche correndo con i cani) troveranno un terreno durissimo ma anche affascinante.

Si comincia con la prova “Aria”, di 260 km che scatterà il 18 febbraio alle 9:00 aprendo di fatto la settimana della Sila3Vette. Il 21 febbraio, alle 18:00, il via alle atre due prove lunghe, “Ultra” di 100 km e la “Challenge” di 40. Sempre il 21 febbraio lo spostamento in notturna della prova “Adventure” sui 21 km con lo start fissato per le ore 18:00, il giorno dopo infine la gara aperta a tutti, “Conquista la Vetta”, 9 km con partenza alle 10:00, la maniera ideale per un primo approccio con la singolarità della Sila3Vette.

Le iscrizioni si chiuderanno improrogabilmente il 31 gennaio: fino ad allora c’è ancora tempo per scegliere, in base al proprio grado di allenamento, la gara più adatta. Il costo è di 300 euro per la prova Aria, 140 per l’Ultra, 100 per la Challenge, 60 euro per la Adventure e infine 25 euro per la Conquista la Vetta. Saranno sei giorni intensissimi, che copriranno tutto il territorio della Sila fra la sua parte cosentina e quella catanzarese e che saranno contraddistinti anche da un forte coinvolgimento di tutto il territorio, fra sponsor locali, associazioni, enti e gente comune. Perché la Sila3Vette è patrimonio della Calabria.