Haile Gebrselassie

Il saluto di MarathonWorld, a cura di Siro Pierini, alla leggenda etiope ritiratasi domenica a Manchester

Dopo l’addio di Paula Radcliffe alla fine della London Marathon 2015, l’atletica mondiale perde un’altra stella di prima grandezza. Domenica scorsa al termine della Great Manchester Run Haile GebrselassieLA SCHEDA, quello che per molti è stato il più grande distance runner di tutti i tempi, ha annunciato il suo ritiro dalle competizioni ufficiali.

Il 42enne campione etiope, dopo ben 25 record mondiali e dopo aver conquistato due medaglie olimpiche e nove campionati del mondo durante una carriera agonistica durata ben 25 anni, alla fine ha deciso di salutare il mondo dell’atletica.

Mi ritiro dalle competizioni ufficiali, ma non dal running. Non posso smettere di correre, è la mia vita. Credo che continuerò a correre finchè non morirò. E mi sto ancora godendo il mio tour di addio alle gare come quello di oggi a Manchester” ha dichiarato alla stampa a Manchester subito dopo aver chiuso la gara al sedicesimo posto in 30’05’’.

Le vittorie di Haile sono cominciate nel 1992 quando vinse due ori ai Campionati del Mondo Juniores a Seoul sulle distanze dei 5000 e 10000 metri. La sua impressionante carriera include anche 61 record nazionali di Etiopia. Come detto, oltre ai due ori olimpici di Atlanta e Sydney, sono ben nove i titoli mondiali conquistati da Haile in carriera (e non otto come molte fonti riportano: da non dimenticare il titolo mondiale di mezzamaratona vinto nel 2001 a Bristol).

La stagione dei record mondiali cominciò nell’estate ‘95 quando nel giro di poche settimane Haile distrusse i precedenti record mondiali sui 10000 ad Hengelo (26'43"53) e sui 5000 a Zurigo (12'44"39), record più volte abbassati negli anni seguenti (memorabili le sue sfide con Daniel Komen sui 5000)

È stato anche il primo maratoneta nella storia a scendere sotto le 2h04’, quando vinse la Maratona di Berlino nel 2008 in 2h03’59’’, un tempo che ancora gli vale la quinta posizione all-time sulla distanza. È attualmente primatista mondiale dei 20000 metri piani e detiene inoltre il record dell'ora, stabilito nel 2007 ad Ostrava (Repubblica Ceca).

Molti considerano (Haile compreso) quella alle Olimpiadi di Sydney nel 2000 sui 10000 metri la sua vittoria più bella, vittoria raggiunta al termine di una drammatica volata con un’altra leggenda dell’atletica, Paul Tergat. A fondo pagina il video dello sprint.

Per chiarire meglio la grandezza di quello che Haile Gebrselassie è stato basta ricordare che in carriera ha vinto un campionato del mondo o ha registrato un record del mondo in tutte le distanze dai 1500 metri alla maratona. Ma ciò che ha reso Haile un esempio per molti non è stata semplicemente la sua velocità o resistenza, ma la sua personalità umile, la fiducia in se stesso che ha sempre dimostrato, la piena consapevolezza del suo ruolo in questo sport, sempre accompagnata da un forte sentimento di responsabilità sociale. All’inizio della sua carriera si è rifiutato di guidare qualsiasi automobile avesse vinto come premio in gara, ritenendo che possedere macchine di lusso lo avesse distratto dal suo unico obiettivo, che era e che rimaneva semplicemente quello di correre.

Il suo impegno ora sarà quello di essere parte attiva nello sviluppo del suo paese: Haile considera i programmi di sviluppo sociale in Etiopia come una sua responsabilità personale. È Ambasciatore dell’ONU ed è coinvolto in progetti sull’educazione stradale, sulla riforestazione ed ha contribuito alla costruzione di diversi istituti scolastici nella sua regione. Inoltre ora avrà più tempo per concentrarsi  maggiormente sui suoi affari. Attualmente dà lavoro a più di mille persone nelle sue imprese: è coinvolto nella gestione di agenzie immobiliari, possiede quattro hotel, una piantagione di caffè ed un concessionario della Hyundai. Haile Gebrselassie rimarrà comunque un ambasciatore del running ed intende rimanere attivo nel mondo dell’atletica.

Non è la prima volta che Haile Gebrselassie decide di ritirarsi: al termine di una sfortunata Maratona di New York nel 2010, dichiarò a fine gara che “finora non avevo mai pensato al ritiro, ma ora è giunto il momento. Faccio un passo in dietro e lascio spazio ai giovani” per poi ritornare sui suoi passi solo una settimana dopo e ritornare a gareggiare con successo.

Quella di domenica scorsa sembra invece essere una decisione definitiva, come confermato da un comunicato stampa pubblicato sulla pagina Facebook della sua agenzia Global Sport Communication.

“Dopo aver gareggiato per venticinque anni, credo che sia giunto il momento di fermarsi qui, voi che ne dite?” ha dichiarato un sempre sorridente Haile alla BBC a Manchester.

Che altro dire se non #ThankGeb?

SIRO PIERINI


10/08/2023