MezzAosta
Hosea Kimeli Kisorio e Ivyne Jeruto Lagat vincono la Mezza Maratona di Aosta. Bertone al primato personale
Sole, una temperatura ideale per correre e una start list importante a nobilitare la carica dei settecento protagonisti della MezzAosta 2019, al suo quinto atto. Hanno vinto i kenioti, situazione quasi scontata quando in campo ci sono i “marziani” degli altopiani, ma hanno vinto un po’ tutti, ad iniziare dagli aostani che sono scesi in piazza, facendo sentire tifo e calore ai podisti della 21 chilometri e 97 metri e della 11 chilometri e non sono mancati calore ed entusiasmo ad accompagnare i piccoli podisti della Baby Run.
Tra le prove della MezzAosta, oramai un classico, la camminata Turistica e Enogastronomica, particolarmente apprezzata in questa formula con le guide turistiche di Aosta Welcome che hanno accompagnato i tre gruppi in un tour interessante e curioso sulle bellezze della città, con tre punti enogastronomici, anch’essi particolarmente graditi. Ma veniamo alle prove competitive, partendo dalla gara regina, la 21km della Mezza Maratona. A dimostrazione, ancora una volta, a sfatare un immaginario che collega la MezzAosta ad una prova poco veloce, con tempi di assoluto livello hanno vinto, al maschile Hosea Kimeli Kisorio (1h 03’57”) e, al femminile, Ivyne Jeruto Lagat (1h12’24”), ma la vera regina di Aosta è stata un’azzurra, l’aostana Catherine Bertone, capace di limare il personal best di 24” (precedente limite 1h13’03” dello scorso 26 maggio a Lugano) e portarlo a 1h12’39” a poco più di mese dalla maratona di Valencia del 1° dicembre nel quale cercherà il pass per i secondi Giochi Olimpici della vita dopo quelli di Rio 2016.
ISCRIVITI AI NOSTRI SERVIZI GRATUITI: WHATSAPP - NEWSLETTER
AMAZON_ADSENSE
La gara maschile è stata dominata da Kisorio, in testa, da solo, sin dal primo chilometro e poi al traguardo con il terzo personale di sempre. “Ho spinto - ha detto - perché volevo onorare questa gara, molto bella. Ho provato a ritoccare il record ma non ce l’ho fatta”. Il best appartiene a Joel Mwangi in 1h02’49” e resterà lì sino, almeno, sino all’anno prossimo.
Kisorio ha preceduto l’altro keniano Gideon Kiplagat Kurgat (1h07’35”) e l’azzurro René Cuneaz (1h08’25”). “Non dovevo esserci –ci ha detto Renéma siccome è la prova di casa ho chiesto al mio allenatore di poter essere al via e di fare un allenamento in gara. Sono andato anche meglio di quello che pensassi ed ora sono pronto a rientrare in maratona tra quindici giorni a Ravenna nella gara che assegnerà i titoli italiani. Correre ad Aosta è sempre magnifico”. Nella gara degli altri, dietro alle tre donne, settimo assoluto, ha concluso Marco Agostinacchio (Atl Cogne), amatore che ha corso in 1h14’29”.
Nella gara donne è stata lotta vera. All’inizio Lagat se n’è andata insieme alla ruandese Clementine Mukandanga. Bertone (Atl Calvesi) è rimasta lì, insieme ad un nugolo di amatori prima e da sola poi. Piano, piano è tornata su Mukandanga - che si era staccata da Lagat - per poi staccarla e far sentire tutto il fiato sul collo di Lagat. Sessanta metri sono rimasti (15”) a separare le due mezzofondiste. “Sono felice - ha detto Bertone -. Questo record personale è per Aosta e per tutte le persone che mi vogliono bene e che mi aiutano. Lo dovevo a loro. Sto bene e questo tempo arriva alla fine di un periodo di carico importante. Guardo a Valencia con tanta forza e fiducia”.
Nella 11 km a vincere sono stati Federica Barailler (APD Pont St Martin) ed Omar Bouamer (S.Orso Aosta). Barailler ha chiuso in 43’25” davanti a Valeria Poli (APD Pont St Martin) 46’02” e Irene Glarey (Atl Calvesi) 46’38”. Bouamer ha dominato la prova corta, passando ai 10 mila metri in 29’24” (nuovo personal best, anche se non omologato) e finendo in 33’43”, nuovo record della Metà Mezza. “Grazie agli organizzatori –ha affermato Bouamer- e agli aostani che ci hanno regalato una giornata magnifica”.
Si archivia così questa quinta edizione della MezzAosta. E’ stato, ancora una volta, un grande impegno organizzativo, supportato da una squadra affiatata, che negli anni sta acquisendo sempre più consapevolezza. Un grazie va riservato soprattutto agli aostani, ai tantissimi che in una giornata di fantastico sole autunnale, hanno accompagnato questa gara, che sempre più si sta radicando tra i classici appuntamenti della città di Aosta.
BIG_ADSENSE
NEWS_ADSENSE
ISCRIVITI AI NOSTRI SERVIZI GRATUITI: WHATSAPP - NEWSLETTER
28/10/2019
Ti potrebbe interessare anche:
Brasi e Vicquéry vincono il terzo Grosjean Wine Trail. Assegnati i titoli valdostani Fidal, a seguire la grande festa
Il Grosjean Wine Trail assegna i titoli Fidal di trail running. Il 12 ottobre la terza edizione della gara biennale
Partita da Courmayeur l’avventura dei circa 1100 Giganti del TOR330 – Tor des Géants - Situazione invariata nel Tor des Glaciers
Tiaan Erwee e Katja Fink guidano la gara più lunga del programma del TorX: ecco la situazione dopo le prime 24 ore
Da venerdì 6 settembre il mondo del trail si dà appuntamento in Valle d'Aosta per l'edizione 2024 del TorX: tutto quello che c'è da sapere