Maga Skymarathon
Fulvio Dapit ed Emanuela Brizio vincono la Maga Skymarathon 2014, i risultati e le più belle foto
Ancora loro, come da pronostico, per il secondo anno consecutivo. Fulvio Dapit ed Emanuela Brizio hanno riconquistato la Maga Skymarathon dettando legge fino al traguardo di Serina posto dopo 39 km e 3000 m di dislivello positivo inanellando le vette di Menna, Arera, Grem e Alben, gli avversari nettamente distanziati. La saggia abitudine di Dapit di partire senza forzare gli ha permesso di studiare i concorrenti e balzare agilmente in testa dopo il passo di Zambla, quando restava da superare solo l'ultima ascesa, l'Alben. Oltre al friulano residente a Bolzano, anche l'inossidabile Manu Brizio ha inserito di nuovo il proprio nome nell'albo d'oro della manifestazione bergamasca, piazzandosi ottava assoluta. Per entrambi la Maga Skymarathon diventa un tassello importante di una stagione da incorniciare. Sul podio maschile sono saliti anche Alberto Comazzi proveniente da Domodossola e Fabio Bonfanti che ha dato fondo a tutte le energie pur di ottenere un buon risultato sulle sue montagne. Quarta piazza per Riccardo Faverio, il più acclamato di tutti (insieme a Carolina Tiraboschi) correndo in casa. Dietro alla Brizio è giunta proprio Carolina Tiraboschi, seguita da Cinzia Bertasa. Quarta Julia Baykova.
«È andata bene – ha dichiarato il vincitore Fulvio Dapit –, inizialmente era davanti Riccardo Faverio, poi l'ho passato. A Zambla mi ha raggiunto Fabio Bonfanti, in salita però ho cambiato ritmo e sull'Alben ho forzato, avvantaggiandomi. Dopo il Trofeo Kima anche la Maga per me è stata un allenamento in vista della finale mondiale di ultratrail in programma sabato prossimo negli Stati Uniti. Quest'anno ho puntato sulle gare lunghe facendo poche skyrace e mi sento veramente in forma. Gli organizzatori della Maga Skymarathon sono miei amici, per me sono come una famiglia, perciò pur essendo stanco per il Kima ho stretto i denti e sono venuto volentieri, per Elio Carrara e Carolina Tiraboschi. Dedico la vittoria a mia moglie Stephanie Jimenez; quest'anno, nel ruolo di allenatrice, ha letteralmente cambiato la mia vita da atleta».
«Sono contentissima – ha esclamato la fenomenale Emanuela Brizio – ho addirittura abbassato di un paio di minuti il mio miglior tempo. Ero stanchissima per via del Kima affrontato settimana scorsa. Sono partita cauta da Zorzone andando via regolare. Ho impostato una condotta di gara redditizia. Non ho forzato perché dietro non vedevo inseguitrici. Il clima fresco e la nebbiolina mi hanno rinfrescata facendomi sentire bene, anche meglio rispetto alle scorse edizioni. La Maga è una competizione favolosa. Dedico il successo a me stessa: fra tre giorni compio gli anni, questo è il mio regalo».
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Per quanto riguarda invece la Maga Skyrace di 27 km e 1500 m di dislivello in salita il successo è arriso a Luca Carrara che ha compiuto un salto di qualità dopo la medaglia di bronzo agguantata nella scorsa edizione. Alle sue spalle Paolo Longo, il biathleta trentino che vanta la partecipazione alle olimpiadi. Sul podio anche Daniel Antonio Rondi. Prova femminile dominata da Stephanie Jimenez che, oltre ad essere una campionessa, è moglie nonché allenatrice di Fulvio Dapit. Secondo posto un po' a sorpresa per una contentissima Cristina Sonzogni; quest'anno si è dedicata in prevalenza alle granfondo in bicicletta ma calzando le scarpette da corsa ha messo comunque il turbo. La giovane e promettente Martina Brambilla, terza, sta prendendo sempre maggiore confidenza con i percorsi impegnativi di montagna. Lisa Buzzoni, regina nel 2013, si è vista costretta ad abbassare l'andatura per via di una distorsione, arrivando comunque quarta.
«Alla mia terza Maga ho finalmente colto la vittoria – ha esultato Luca Carrara – prendendomi una sorta di personale rivincita in seguito al ritiro avvenuto su questi sentieri quando ero alle prime esperienze con lo skyrunning. Sono contentissimo, anche perché non stavo bene e non credevo di vincere. Al passo di Zambla mi ha atteso la mia famiglia facendomi il tifo, che emozione, sono felice che siano venuti a sostenermi. Dedico a mia figlia Sveva questo risultato. E a Gabriele, il mio massaggiatore, che mi ha rimesso in sesto dopo la caduta di giovedì. Sono partito di buon passo, non avevo molto margine e ho incrementato dal passo Branchino in avanti. Il percorso è molto bello, richiede notevole abilità rispetto ad altre gare. Qui il fatto di sapersi gestire fino alla fine conta tantissimo, il finale non è da sottovalutare».
«La mia cara amica Carolina Tiraboschi, a cui dedico la vittoria - ha rivelato Stephanie Jimenez - mi ha convinta a disputare la Maga Skyrace. Ho dominato nella prima salita, portandomi avanti nella consapevolezza che la gara sarebbe stata ancora lunga. Nel punto più alto mi sono persa e per recuperare ho dovuto accelerare, dando il massimo fino alla fine. Per essere una gara corta la Maga Skyrace è molto dura e tecnica, abbiamo trovato fango e terreno scivoloso. Tornerò sicuramente per ammirare i panorami che oggi ho visto poco a causa della nebbia, l'ambiente di queste montagne è bello. Nel finale mi ha commosso un bambino che mi ha incitata da un balcone con tanto entusiasmo... Venerdì sarò anche io negli Stati Uniti per partecipare alla prova del mondiale vertical».
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07/09/2014
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