Terre Verdiane
Domenica 23 febbraio va in scena l'edizione 2014 della Maratona delle Terre Verdiane
Si parte fra pochi giorni con la XVII edizione della Maratona delle Terre Verdiane e del Principe. Lo schiocco della pistola esploderà a Salsomaggiore domenica mattina 23 febbraio. Un evento che ha ormai come suo organizzatore e mentore da anni l'altrettanto esplosivo Gian Carlo Chittolini, salsese doc e allenatore olimpico, fra i vari atleti, di Alessandro Lambruschini, atleta toscano, medaglia d'oro di bronzo alle olimpiadi di Atlanta del 1996.
«E' la maratona del benessere – dice Chittolini – perché correre fa bene in tutto il mondo, ma Salsomaggiore è una delle patrie dello "starbene". Questa corsa aiuta a farla conoscere in Italia e nel mondo. Salsomaggiore ma anche le altre realtà del territorio, come la rocca del Principe di Soragna e le meraviglie di Busseto». Quindi di pensione, né per Chittolini, né per la maratona, non se ne parla neanche. Anzi, qui è primavera piena, diciasette anni di una maratona che gode della stessa gioventù di una diciasssettenne in fiore. Una corsa piena di occasioni, di conoscenza, di persone e di territori, con tutte le realtà gastronomiche e paesaggistiche del territorio.
Quattro gare, cinque se si considera la dieci chilometri non competitiva per tutti: passeggini, papà, mamme, nonni, animali. La corsa si dipana in strade di campagna fascinose e senza tempo. A Chittolini il percorso ricorda sempre il Santo Presepe.
Svariati i campioni venuti a correre la maratona: Stefano Baldini, Maria Guida, Alessandro Lambruschini, e i personaggi della canzone e dello spettacolo, come Gianni Morandi. E’ un tracciato nel cuore del territorio verdiano, carissimo a Giovannino Guareschi, unico al mondo. Se la possibilità di macinare chilometri tra queste terre ancora esiste, il merito è della passione, mista a pazzia, di Chittolini; ma anche di quell’esercito di persone che compongono il comitato organizzatore. Volontari, per di più. Gente che si preoccupa di reperire risorse, allestire i ristori e gli spugnaggi, rendere impeccabile il cerimoniale, garantire la sicurezza, assicurare l’efficienza dei trasporti.
«La Maratona e ½ delle Terre Verdiane e del Principe è un colosso che ha il cuore di Chittolini e le mille braccia dei volontari. Come Sergio Pagani, presidente della «Forti & Liberi»: da dietro le quinte riesce a moltiplicare per quattro lo sforzo delle sue e delle tante altre braccia. Egidio Cremona: nome da mago, perché non si sa come faccia a non sbagliare un colpo, da anni, nell’organizzare i rifornimenti. Se cerimoniale, organizzazione e logistica non lasciano mai a desiderare, è merito soprattutto di Antonio Gasparelli, Giuseppe Corsini, Sergio Vaccari e Piero Virgenti. La segreteria, con il compito per esempio di assegnare i pettorali, è compito di Roberto Frati e Alfredo Bisoli, sotto la regia di Cristian Memè ed Elena.
Lungo tutto il percorso, come in una fiaba vissuta sudando, gli altoparlanti diffondono arie verdiane, colossali nel sole, intime nella nebbia. Alla musica pensano Franco Sartori e Gibo Berzolla . Ancora musica con “ l’Ape Car itinerante “ truccata da Stefano del Vespa club Cavallo di Scipione, che in virtùdi un amplificatore a 2000 Watt , con Luigi Pasini alla consolle segue gli atleti imprecando, caricandoli e sfottendoli. Per garantire che sul percorso tutto fili liscio sono presenti la Polizia e la Protezione Civile delle Terre Verdiane, la Pubblica Assistenza di Salsomaggiore e Busseto, nonché la Croce Rossa di Fontanellato e Soragna, diretta dallo stratega Rino Colombi. Un plauso va ai gruppi podistici della provincia, dal Quadrifoglio al gruppo podistico della Pubblica di Busseto, capitanato da Giorgio Dioni, passando per il Casone Noceto, i podisti di Sorbolo e i Marciatori Parmensi e l’Avis Cristo: non fanno mai mancare i loro atleti. A dare una mano, vicini ai valori che la Maratona delle Terre Verdiane vuole diffondere, i sindaci dei Comuni attraversati dalla corsa e l’Unione Terre Verdiane, nella persona del presidente Salvatore Iaconi Farina: hanno abbracciato la manifestazione, coccolandola. Infine, un grazie speciale al Comitato Roncole Verdi 1813-2013: sono loro i forgiatori delle oltre duemila medaglie raffiguranti la casa natale del Maestro. Un ricordo impareggiabile che, al traguardo, finirà al collo di ogni podista.
Come sempre la corsa parte all'insegna dello sport vissuto dalla gente, dagli atleti dilettanti e dalle persone normali, che si vogliono fare un regalo: immergersi in un fiume di colore e di calore, anche se farà freddo e Busseto, così bella, così lontana, arriverà solo dopo quaranta e più chilometri di fatiche.