Chianti Ultra Trail
Gli atleti diversamente abili Andrea Lanfri, Ivan Cappellari e Lino Lanciotto sfidano i grandi campioni tra i vigneti della Toscana
Foto di Ilaria Cariello
Il Chianti Ultra Trail by UTMB non è solo una sfida tra i grandi del ranking mondiale, tra atleti d’élite che si contendono la vittoria sui sentieri mozzafiato della Toscana. È un crocevia di storie, un intreccio di ambizioni, sudore e determinazione. Se da un lato si lotta per la classifica, dall’altro ci sono battaglie meno visibili, ma non meno epiche: quelle di chi corre per dimostrare che nessun ostacolo è definitivo, che i limiti possono essere ridefiniti con forza di volontà e spirito indomito. In questa edizione, tre atleti sono pronti a riscrivere le regole dell'endurance: Andrea Lanfri, Ivan Cappellari e Lino Lanciotto. Con percorsi di vita segnati da sfide che vanno oltre il cronometro, il loro viaggio dentro il trail running è la dimostrazione più autentica di cosa significhi superare se stessi. Qui, tra sterrati e vigneti, la fatica si trasforma in un atto di libertà, e ogni passo è una dichiarazione di coraggio.
Nel mondo del trail running, l'UTMB rappresenta il punto di riferimento assoluto per tutti gli atleti che cercano di sfidare i propri limiti. Al Chianti Ultra Trail, due atleti simbolo di questa lotta correranno fianco a fianco ai migliori del mondo, dimostrando che la vera inclusione si realizza sul campo, senza barriere.
Andrea Lanfri: il trail come strumento per conquistare le vette
Andrea Lanfri è un ex atleta paralimpico della nazionale di atletica leggera, oggi alpinista ed esploratore. Nel 2015, a 29 anni, a seguito di una meningite con sepsi meningococcica, ha perso entrambe le gambe e sette dita delle mani. Ma non si è mai arreso: grazie alla forza di volontà e alla passione per lo sport, nel giro di un anno è tornato a vivere e a correre, grazie a protesi in fibra di carbonio acquistate con una raccolta fondi.
Primo atleta italiano con doppia amputazione agli arti inferiori a scendere sotto i 12 secondi nei 100 metri piani, ha collezionato tre record italiani e diverse medaglie europee e mondiali. Nel 2022 ha coronato il sogno di raggiungere gli 8849 metri del Monte Everest e oggi continua a spingersi oltre, tra alpinismo, corsa e ciclismo.
"Ho iniziato a correre in montagna quando mi stavo preparando per l’Everest nel 2020. Il trail running è diventato una parte fondamentale della mia preparazione per le sfide alpinistiche. Grazie a miglioramenti nelle mie protesi, ho intensificato gli allenamenti e ho iniziato a partecipare a diverse gare per aggiungere quel 'pepe' in più e testarmi in vista dei miei prossimi obiettivi."
Per lui il Chianti Ultra Trail è una sfida speciale: "Il terreno è perfetto per le mie lame da corsa. Conosco bene queste zone per i miei giri in bici, ma non ho mai corso qui. È il momento giusto per provarci!" La sua preparazione è variegata: "Per me la gara stessa è allenamento. Mi alleno ogni giorno tra corsa lunga, salita, nuoto, bici, arrampicata e ovviamente uscite in montagna."
Ivan Cappellari: il trail visto con il cuore
Nato in Piemonte, sotto il Monterosa, Ivan ha condotto un'infanzia all'insegna dello sport e dell'amicizia. Ma a 15 anni la sua vita cambia improvvisamente: un incidente lo costringe a una lunga degenza e, dopo settimane di incertezza, perde completamente la vista. "Nonostante tutto, ho sempre trovato il modo di continuare a fare sport. Prima il lancio del martello, fino alla squadra azzurra, poi la corsa, grazie ad Anna, una podista che mi ha fatto scoprire la bellezza della fatica."
Ivan ha iniziato con piccole gare su strada, poi mezze maratone, maratone, ultratrail. Nel 2018 ha completato il Trail delle Valli Etrusche di 32 km. "Abbiamo trovato il nostro metodo: non possiamo usare il laccio come su strada, quindi ci siamo adattati. All'inizio Anna mi teneva per mano, poi abbiamo provato con i bastoncini a binario, e ora corro dietro di lei seguendo il suono dei suoi bastoncini e le istruzioni vocali. Ogni corsa è un'avventura, tra ostacoli, radici e distorsioni sempre in agguato."
Per la preparazione alla gara del Chianti, Ivan e Anna seguono un programma con un’applicazione. "Abbiamo iniziato a gennaio, dopo la Marathon du Mont Blanc a Chamonix. In settimana faccio allenamenti brevi di qualità, con ripetute e velocità. Nel weekend, lunghi percorsi in montagna, anche di 5-6 ore."
Ivan ha un conto in sospeso con il Chianti Ultra Trail by UTMB: "Nel 2019 ho tentato la 103 km, ma mi sono dovuto fermare al km 90. Questa volta voglio concludere la gara. Amo questo territorio, i paesi, i castelli che percepisco attraverso le descrizioni di Anna e i profumi della natura. Sarà una sfida incredibile."
Lino Lanciotto: il guerriero della montagna
Nel 2013 un incidente ha cambiato la vita di Lino Lanciotto, obbligandolo a indossare una gamba artificiale. Ma non ha mai permesso che questo definisse il suo cammino. Da sempre amante della montagna e delle discipline outdoor come trekking, mountain bike, speleologia e kayak, ha trovato nel trail running una nuova sfida. "Ho iniziato nel 2016 a camminare negli ultratrail, poi sempre più a correre man mano che miglioravo l'andatura nei percorsi tecnici", racconta Lino.
Il percorso non è stato facile: le regole inizialmente lasciavano poco spazio agli atleti con protesi. Ma nel 2017 il Trail del Marganai in Sardegna gli ha aperto le porte, permettendogli di percorrere 17 km. Da allora, Lino non si è mai fermato, affrontando gare dai 25 ai 50 km con dislivelli fino a 2000 metri D+. Ha corso il Tot Dret in Val d'Aosta, il Tor des Géants in staffetta, il Vertical Monte Martin in Liguria, fino ad arrivare alla LUT di Cortina, dove nel 2023 ha completato la 50K, diventando il primo amputato a farlo.
Ora Lino si prepara per il suo primo Chianti Ultra Trail by UTMB, iscritto alla 42K. "Ci pensavo da anni. L'incontro con Matteo e Antonio a Cagliari ha cementato la mia decisione. Parteciperò alle stesse condizioni degli altri atleti, perché la vera inclusione si manifesta così. Spero che la mia esperienza possa essere uno stimolo per chi vuole superare i propri limiti."
Per la preparazione, Lino si affida alla sua esperienza e al piacere di muoversi nella natura: tre allenamenti settimanali sulle montagne della Sardegna sud-occidentale, oltre a due gare al mese. "Non ho un allenatore, solo buonsenso e passione. E mia moglie Gigia, che condivide le mie avventure."
UTMB e inclusione: il trail running è per tutti
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L’UTMB ha intrapreso passi significativi per promuovere l'inclusione degli atleti con disabilità nel trail running. Nel 2023, ha implementato una politica dedicata agli atleti con disabilità, applicata a tutti gli eventi delle UTMB World Series e che ha portato, nel 2024, alla partecipazione di dodici atleti con disabilità, grazie alla creazione del "Team Adaptive", che riunisce corridori con diverse disabilità motorie, visive o cerebrali. Questi atleti hanno gareggiato senza categorie separate né podi specifici, sottolineando l'importanza dell'equità e della diversità nel trail running.
La presenza di Lino Lanciotto e Ivan Cappellari al Chianti Ultra Trail non è solo un evento sportivo, ma un messaggio potente: il trail accoglie tutti, senza distinzioni. Con la sua durezza e la sua bellezza, diventa così un terreno perfetto per dimostrare che non ci sono ostacoli insormontabili, ma solo nuove sfide da superare.
17/03/2025
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