Antidoping
Il presidente della Fidal sui deferimenti: "non mi sfiora l'idea che questi atleti possano essere condannati"
Il giorno dopo i 26 deferimenti di atleti italiani da parte della procura antidoping un infuriato Alfio Giomi interviene in conferenza stampa difendendo i coinvolti: "Nessun atleta italiano è risultato positivo ad un controllo antidoping - non mi sfiora l'idea che questi atleti possano essere condannati".
Giomi dichiara anche che era il sistema a non funzionare e gli atleti sono stati negligenti non potendo pemetterselo. Dagli atti pubblicati online relativi al processo di Bolzano però risulta molto altro, ovvero che la Fidal ed il Coni spesso comunicavano in via ufficiosa agli atleti di non essere in regola con le normative antidoping ma molti di loro facevano finta di niente. Come mai poi il sistema non funzionava per quei 28 ma era efficente per i moltissimi altri dell'atletica inseriti nel programma? perchè se il sistema non funzionava nessun atleta si è mai preoccupato di denunciare a chi di dovere queste falle?
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