Intervista a Federica Brignone

Come si Allena Federica Brignone, la campionessa di Sci che ha iniziato con l'atletica

Federica Brignone è nata a Milano, per poi trasferirsi in Valle d'Aosta a 6 anni, il 14 luglio 1990; nel suo palmares può già vantare 13 podi in Coppa del Mondo di Sci Alpino ed un argento Mondiale. Già da piccola Federica era considerata una futura stella del Circo Bianco e così dopo numerose esperienze in Coppa Europa e l'esordio in CDM la portacolori dei Carabinieri è riuscita a conquistare tre medaglie ai Mondiali Juniores, di cui 3 d'oro per poi entrare stabilmente nel circuito maggiore dove nell'ultima stagione (2015/2016) ha concluso all'ottavo posto nella classifica generale vincendo il Gigante di Solden ed il Super-G di Soldeu, nel mezzo anche quattro terzi posti.

Durante l'adolescenza la Brignone ha preso parte a numerose gare di atletica con la Sandro Calvesi di Aosta, sport che giocoforza caratterizza tutt'oggi alcuni mesi della sua stagione estiva. Abbiamo così intervistato Federica per parlare non solo dei suoi propositi per il futuro ma anche per farci raccontare nel dettaglio in cosa consistono i suoi allenamenti "in pista" che effettua solitamente nei mesi più caldi




Due vittorie e quattro terzi posti nell'ultima stagione tra Gigante e Super-G ma anche molte prestazioni convincenti nelle altre discipline. Cosa puoi dirci per il futuro?

vedremo una Federica ancor più polivalente in grado di giocarsela per la CDM generale o il Gigante rimane la priorità?

La mia priorità sarà vincere, quindi allenarmi e migliorare soprattutto in gigante e SuperG dove posso ottenere i migliori risultati. A me piace fare tutto e penso che sia utile allenarmi in tutto, quindi non mi concentrerò su niente in particolare, cercherò di dare il massimo e vedere come va. Se mi sentirò bene anche in slalom e discesa sicuramente farò anche quelli. Prima di pensare alla coppa generale penso che ci siano altri step più piccoli ma già grandi da fare, come per esempio una coppetta di specialità. Quella generale, con il sistema che abbiamo in Italia, è un po' difficile e non semplice da programmare; devi vincere in almeno 3 discipline regolarmente e io non sono ancora in grado di farlo. Ci lavorerò, rimane un sogno grandissimo per me!


Come ogni anno in questi mesi gli specialisti degli sport invernali abbandonano gli sci e si dedicano alla preparazione estiva che spesso prevede allenamenti vicinissimi all'atletica, sport che, come vedremo in seguito, hai praticato in passato.

Puoi raccontarci come si svolge la tua giornata nei mesi estivi?

A partire da maggio inizio con la preparazione, noi sciatori abbiamo bisogno di tante qualità. Il nostro non è uno sport ciclico per cui più cose facciamo, più variamo esercizi e meglio è. Penso che l'atletica, oltre ad essere uno sport da me amato e praticato fin da piccola, sia la base di una preparazione fisica per ogni sportivo ad alto livello. E' la vera espressione delle qualità fisiche di ognuno e serve molto per allenare muscoli, cuore e fiato, usando tutto il corpo insieme!



Alcuni giorni fà hai pubblicato sui social il video di una ripetuta insieme alle tue "colleghe" Perruchon e Brutto. A proposito di ripetute: nelle sedute in pista che allenamenti e che distanze siete soliti coprire ?

Di ripetute in pista ne faccio tante, è il lavoro più soddisfacente e per uno sciatore più duro: "corriamo con gli scarponi" come dicono i tecnici. Ovviamente dipende dal periodo, adesso lavoro tanto sui 30m facendo 3 serie di 5x30m con recupero di corsa lenta, poi lavori sui 60m con recupero 2 min per 5/6 volte o, sempre sui 60m, 10 ripetute con 2' di recupero. Quando ci spostiamo su distanze più lunghe normalmente corriamo 4x100m con recupero di 3'. A maggio abbiamo lavorato anche sui 200m con recupero completo e solo quando le gambe sono a posto per non rischiare strappi o stiramenti.


-Da Cadetta e da Allieva hai preso parte a molte gare in numerose discipline con l'Atletica Sandro Calvesi; dai 300m agli 800m, dall'Alto al Triplo fino a Peso e Disco: raccontaci qualcosa di quelle esperienze, in quale gara ti sei sentita più a tuo agio?

Da ragazzina amavo le gare, non gli allenamenti, e da buona competitiva facevo di tutto, anche da tappa buchi nelle gare dove serviva, mi piaceva provare ogni disciplina! Ovviamente a livelli bassi, era più un divertimento. Le gare in cui però ero più bravina erano il lungo, gli 80hs ed il lancio del peso, ero negata nell'alto!


-L'ultima stagione della CDM femminile ha registrato numerosi forfait, tra tutte Maze e Fenninger, ed alcuni infortuni, Vonn, che hanno mischiato le carte. Chi vedi come possibile protagonista, oltre a te, per il prossimo anno e quali saranno le giovani in grado di sorprendere?

Il nostro sport è di adattamento e quindi ogni anno può succedere di tutto, ma è anche tanto pericoloso! per essere tra le migliori bisogna sempre rischiare, se non sorpassi mai il limite non vincerai mai una gara! Quindi protagoniste saranno quelle che riusciranno a prepararsi senza intoppi oltre alle solite Gut, Rebensburg, Shiffrin, Weirather, Vonn e la rientrante Fenninger, che si chiamerà Veith dopo il matrimonio, tra le giovani vedo bene l'austriaca Brunner e perché no qualche italiana!


04/07/2016