Giro Castelbuono

90° Giro Podistico di Castelbuono, come sempre atleti da tutto il mondo e tanta tanta Italia

Domenica ancora una volta, la 90esima volta per la precisione, si correrà il Giro Podistico Internazionale di Castelbuono. Come la tradizione vuole colpo di pistola a sancire lo start alle 19 in punto del 26 luglio. Saranno 103 anni di storia ancora una volta a parlare, anche se il Giro non è ‘solo’ una gara di corsa. E’ tanto, tanto di più. E’ l’ossigeno di questo paese appoggiato sulle Madonie, plasmato dal vento e baciato dal sole. E’ la tradizionale e l’indissolubile appendice della processione di S. Anna, Santa patrona che la città celebra solennemente il 25, 26 e 27 luglio di ogni anno.

“A cursa i sant’Anna” si farà anche quest’anno, grazie ai castelbuonesi e grazie all’Amministrazione Comunale che da sempre crede e vuole che la tradizione continui e così la magia è accaduta anche quest’anno. Nonostante qualche difficoltà si va avanti, perché 20mila persone animeranno queste nostre vie come fosse una finale olimpica: ci saranno gli striscioni sui balconi, ci sarà l’adrenalina di quei giri attorno alla fontana in piazza Margherita, ci sarà da divertirsi e gioire nel vedere l’ennesimo grande campione che dalla terra d’Africa è voluto venire qui a correre perché aveva sentito parlare di questa gara fin lassù negli altipiani del Kenya o nelle strade impolverate d’Etiopia.

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C’è un albo d’oro che fa spavento, pregno di campioni olimpici o mondiali, decine di grandi atleti che sono arrivati qui e hanno trovato una gara non facile da vincere, impegnativa fisicamente, ma che gli è entrata nel cuore per sempre perché l’atmosfera è davvero unica. Qui hanno vinto keniani, etiopi, sudafricani, marocchini, messicani, spagnoli, tanzaniani e l’anno scorso per la prima volta anche un eritreo, mentre l’Italia sul primo gradino del podio non ci sale più dal 1989 quando a firmare il successo fu Salvatore Bettiol.

Quest’anno in gara col pettorale n.1 quello che sembra essere il favorito della vigilia, l’etiope Abera Kuma, già medaglia di bronzo ai mondiali di corsa campestre nel 2010. Kenya, Burundi, Marocco, Rwanada le altre nazionalità dei grandi atleti presenti che sveleremo domani e che tenteranno di contrastare Kuma. Ma c’è anche tanta tanta Italia, sia con atleti di grande esperienza come Stefano La Rosa, sia con i giovani tra i quali il neo medagliato europeo under 23 Yassine Rachik oppure la ormai mitica coppia degli azzurri di corsa in montagna, i fratelli Bernard e Martin De Matteis.

21/07/2015