Veronamarathon

Ecco i top runners in gara domenica 19 novembre: si assegna il titolo italiano assoluto, a sorpresa c'è Faniel

Apre ufficialmente domani, venerdì, alle 15 la 16esima edizione dell’Agsm Veronamarathon con l’apertura dell’Expo presso l‘Agsm Forum che per tre giorni, e in particolare venerdì e sabato, sarà il centro vitale di tutta la maratona. Vi transiteranno oltre 30mila persone, tutti i maratoneti che dovranno ritirare il pettorale di gara insieme ai loro amici e familiari che potranno così anche visitare gli stand espositivi delle aziende di settore e magari conoscere sabato pomeriggio intorno alle 17 i top runner che si contenderanno la vittoria della gara di domenica mattina che sarà trasmessa in diretta streaming sul canale facebook e youtube della maratona.

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UOMINI - E proprio in merito agli atleti d’élite si concentrano le attese perché in palio all’Agsm Veronamarathon c’è il Campionato Italiano Fidal per le categorie Assoluti e Fidal. Tra coloro che saranno senz’altro attori protagonisti della gara troviamo nella parte maschile con il pettorale n. 5 il catanese Alessandro Brancato (G.P. Parco Alpi Apuane), classe 1988, che vanta un primato personale di 2h18’50” fatto in Spagna a Valencia nel novembre 2016. All’attivo ha quattro maratone e ha già vinto tre titoli italiani di mezza maratona. Pettorale n. 7 a Manuel Cominotto (C.S. Esercito), nato a Monselice nel 1990, mezzofondista azzurro che nel 2016 a Torino ha corso la sua prima e finora unica maratona 2h18’08”. Nell’occasione ha vinto la medaglia d’argento a squadre del Campionato Mondiale Militare.

Tesserato per il Venicemarathon Club con il pettorale n. 9 c’è il giovane azzurro, classe 1992, Eyob Ghebrehiwet Faniel fresco vincitore il mese scorso della Maratona di Venezia in 2h12’16”. Atleta di origine eritree vive in Italia dal febbraio 2004 quando insieme alla famiglia ha raggiunto il papà che si era trasferito nel ’98. Ha giocato a calcio, mentre a portarlo sui campi di atletica è stato Vittorio Fasolo e poi è cresciuto con il tecnico Marco Maddalon, seguendo anche i consigli di Giancarlo Chittolini. Per un periodo ha lavorato come manutentore in piscina e ha ottenuto la cittadinanza italiana nell’ottobre 2015. Dalla seconda parte del 2016 viene allenato da Ruggero Pertile, uno dei migliori maratoneti azzurri di sempre (quarto ai Mondiali di Pechino nel 2015). Risiede a Bassano del Grappa (Vicenza), dopo aver abitato a Cassola, e nell’ottobre 2016 è diventato papà della piccola Wintana. A Venezia ha corso la sua seconda maratona dopo l’esordio fatto a Firenze nel novembre scorso.


Gara maschile che vedrà protagonisti come spesso accaduto anche gli atleti africani, Robert Ndiwa che in piazza Bra ha già vinto la Gensan Giulietta&Romeo Half Marathon nel febbraio 2013 in 1h02’03”, promette grandi cose. Il keniano ha un primato personale di 2h11’02” ed è senza dubbio il candidato numero uno alla vittoria finale. Ad impensierirlo il connazionale Daniel Kiburet Boiwo con il pettorale 6 all’esordio sulla distanza di maratona. Come spesso accaduto in passato questo potrebbe non essere un problema, anzi potremmo scoprire proprio sulle strade veronesi un nuovo campione dell’olimpica distanza. A fare da ‘lepri’ per dettare il passo al gruppone di atleti, vi saranno con il pettorale 1 Ishmale Chelanga Kalale (Atl. Casone Noceto) che arriverà al chilometro 28 e l’azzurro Marco Salami (C.s. Esercito) con il pettorale n.2 che si fermerà al 25km passando all’intertempo di mezza maratona in 1h08’30”.

DONNE - Altrettanto interessante la gara femminile, molto incerta sia sul fronte della vittoria del titolo italiano che per il successo assoluto nella gara. Pettorale F1 di diritto all’ungherese Tünde Szabó vincitrice un anno fa proprio dell’Agsm Veronamarathon in 2h44’19”. F2 alla sarda Claudia Pinna (Laguna Running Ssd) che in carriera ha già vinto sei titoli italiani tra Assoluti, universitari, Master e nella categoria giovanile Allievi. In maratona ha un personal best fatto nel 2012 di 2h37’12”, mentre l’ultima corsa è stata ad Amburgo in primavera dove ha fermato il cronometro in 2h44’14”.

Federica Dal Rì, classe 1980 e tesserata per il C.s. Esercito è un’altra candidata al titolo italiano forte del suo primato di 2h37’05” fatto a Padova nel 2016. Anche per lei in carriera la vittoria già di 5 titoli italiani nelle varie categorie d’età tra corse campestri e attività in pista.


F5 ad Anna Spagnoli, classe 1972, (Edera Atl. Forlì) con primato personale di 2h42’23” fatto a Ravenna nel 2015 e pettorale F6 alla croata Nicolina Sustic plurivincitrice dell’ultramaratona 100km del Passatore. Sua la vittoria alla Veronamarathon 2015 in 2h49’23” e spesso protagonista della gara scaligera. Ancora tra le top runner meritano menzione Laura Biagetti e la romana Federica Proietti.

Nella Cangrande Half Marathon al via il vincitore del 2016 Nicolò Olivo mentre i candidati alla vittoria sembrano essere i keniani Rodgers Maiyo e Joshua Lemushen Nakeri che puntano ad un crono finale di 1h02’ o poco meno. Tra le donne da seguire l’azzurra di corsa in montagna e plurititolata Ivana Iozzia.



18/11/2017