Maratona di Roma

La cronaca e le interviste ai protagonisti della Maratona di Roma 2018: vittorie per Birech e Tusa

Cercava il tris della leggenda e lo ha ottenuto. La 24enne etiope Rahma Chota Tusa è ancora una volta la regina di Roma e ha ottenuto anche il secondo miglior tempo della storia con 2:23:46. In campo maschile torna invece alla vittoria il Kenya con il 32enne Cosmas Jairus Kipchoge Birech, che ha tagliato il traguardo in 2:08:03. Sono queste le immagini che resteranno della 24^ Acea Maratona di Roma, che oggi, in via dei Fori Imperiali, ha visto al via oltre 14 mila runners provenienti da 131 nazioni e circa 80.000 partecipanti alla Fun Run di 4 chilometri. Entrambi i risultati dei vincitori sono stati i più veloci corsi in Italia quest'anno.

Nella gara per atleti diversamente, categoria wheelchair, hanno vinto lo spagnolo Rafael Botello Jimenez in 1:54.19 e l'olandese Margriet Van Den Broek in 2:21.41. Tra gli handbiker ha trionfato l'azzurro Mauro Cratassa, 54enne di Vitorchiano, in 1:22:15.

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LA CRONACA DELLA GARA MASCHILE

La gara maschile era partita a un ritmo indiavolato: 14:56 i primi 5 km, 29:58 al 10°, 44:58 al 15°, con una proiezione finale di 2:06. A metà gara il gruppo dei primi è passato in 1:03:18, nettamente sotto il ritmo del record della corsa di 2:07:17 del 2009. Dopo il 25° km (1:15:12), però, quando le lepri si sono fermate, la gara ha avuto un momento tattico, fino a quando al 30° km (1:30:35) Birech ha preso in mano la situazione, mettendosi davanti a tutti. Solo due atleti sono stati in grado di seguirlo inizialmente: l'etiope Dejene Debela Gonfa e il connazionale Ibrahim Abdo Abdi, che però da qualche anno corre per il Bahrein.

Gonfa ha rallentato un paio di chilometri dopo e la sfida è stata a due fino a piazza di Spagna, quando il keniano, che più volte si era sbracciato per chiedere un cambio all'avversario, ha lanciato l'attacco e si è involato verso la vittoria. Il suo tempo, oltre a essere il primato personale (aveva 2:08:45), è uno dei migliori mai corsi a Roma. Birech, che è il fratello maggiore del forte siepista, vive a Iten, uno dei cuori dei campioni keniani, dove si allena nel gruppo del manager italiano Gianni Demadonna, guidato dal coach Joseph Cheromei. Sposato, è padre di tre bambini, di cui l'ultimo è nato solo un paio di mesi fa.

Abdi, alla sua seconda maratona, si è migliorato di oltre tre minuti e ha chiuso la gara in 2:08:32. Record personale anche per il keniano Paul Kios Kangogo, che ha tagliato il traguardo in 2:09:20, mentre Gonfa è scivolato al 7° posto.

Il primo atleta italiano all'arrivo è stato Ahmed Nasef, 43enne di origine marocchina e bicampione italiano in carica, che gareggia per l'Atletica Desio: dopo una prima metà gara in 1:09:30, ha concluso in 2:21:07, conquistando il 13° posto.


LA CRONACA DELLA GARA FEMMINILE

Nella gara femminile Sharon Jemutai Cherop, atleta con un palmares prestigioso, è partita all'attacco fin dal primo metro, tanto che dopo 5 km aveva già mezzo minuto di vantaggio su Tusa e le altre. Le etiopi però hanno pian piano rimontato e dopo il passaggio al 15° km in 50:52, al 17° km è avvenuto il ricongiungimento, con un terzetto in testa formato da Cherop, Tusa e la giovane debuttante Dalila Abdulkadir Gosa. Tusa non si è accontentata ed è subito partita all'attacco, tanto che a metà gara era da sola (1:11:19), con Cherop a una decina di secondi.

Il resto della gara è stata una cavalcata per l'etiope, il cui unico obiettivo è diventato quello cronometrico: alla fine ha chiuso in 2:23:46, migliorando di quasi un minuto e mezzo il suo primato (2:25:12) e segnando il miglior tempo della storia della Maratona di Roma dopo il record di 2:22:53 di Galina Bogomolova del 2008. Eguagliato lo storico record di tre vittorie consecutive della connazionale Firehiwot Dado, prima nel 2009, 2010 e 2011.

Alle sue spalle, a tre minuti esatti (2:26:46), è arrivata Gosa, mentre il terzo posto l'ha conquistato in rimonta la keniana Alice Jepkemboi Kibor (2:28:19). Si Gosa che Tusa fanno parte del grande gruppo di campioni guidati dal coach etiope Haji Adilo ad Addis Abeba. Cherop è arrivata stremata al 4° posto in 2:29:26.

La prima italiana al traguardo è stata la 46enne romana Paola Salvatori che ha concluso 13° in 2:50:18.


LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI

BIRECH (vincitore): Sono molto contento di questa vittoria. Ero ben allenato e fiducioso, non ho mai avuto paura del ritmo, era quello che sentivo di poter correre. Mi dispiace solo che a un certo punto i miei avversari non hanno collaborato e abbiamo perso un po' il ritmo. Non ho sofferto troppo il caldo. Penso comunque di potermi migliorare ancora di uno o due minuti in futuro. Intorno al 35° km ho avuto un problema al piede, ma non mi ha rallentato troppo. Al ristoro del 40° km ho visto che il mio avversario faceva fatica a riprendere il ritmo e ho accelerato. I soldi del premio? Da un paio di mesi è nato il mio terzo figlio, mi piacerebbe conservarli per poterli far studiare.

ABDI (2°): Nel finale ho sofferto molto per un dolore ai piedi, ma ho tenuto duro. Sono contentissimo, non pensavo di poter correre in questo modo e arrivare 2°. Ho dato tutto quello che avevo.

TUSA (vincitrice): Ero arrivata qui a Roma con l'obiettivo di vincere per la terza volta e non ho mai avuto dubbi. Per me forse è stata la vittoria più facile qui a Roma, anche se la preparazione non era andata al meglio. Non ho mai avuto paura dell'attacco iniziale di Cherop, a un certo punto ho detto al ragazzo che mi accompagnava di aumentare il ritmo e l'abbiamo raggiunta. Venire a Roma per la quarta volta? Non lo so, devo decidere con il mio manager. L'anno prossimo vorrei correre anche a New York e, perché no?, vincere come ha fatto la mia amica Dado.

GOSA (2°): Non è stato facile perché era la mia prima maratona. Negli ultimi chilometri ho fatto tanta fatica, ma ho stretto i denti. Non pensavo certo di poter arrivare 2°, ma è successo e sono contentissima.

LE DICHIARAZIONI DELLE AUTORITA'

SINDACA DI ROMA, VIRGINIA RAGGI

“Uno sport semplice come la corsa unisce grandi, bambini, donne e uomini senza distinzione, con l’unico obiettivo di arrivare alla fine. L’organizzazione è complessa, collaborano tante forze, e sta andando bene. Il bando serve per ricominciare a fare ordine in tutti i settori, ristabilire la correttezza delle procedure e il rispetto degli standard”.

PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO, NICOLA ZINGARETTI

“Il percorso della maratona di Roma è il più bello del mondo, tra opere e monumenti che hanno scritto la storia. Ma questo evento non è solo uno splendido momento di sport e condivisione: rappresenta un volano per lo sviluppo economico e turistico della nostra città”.

PRESIDENTE MARATONA DI ROMA, ENRICO CASTRUCCI

"Dopo anni di maltempo, finalmente stavolta a Roma splendeva il sole e quasi 100.000 persone hanno partecipato alla maratona e alla Fun Run. Il comitato organizzatore ha dimostrato anche quest'anno di saper organizzare un grande evento amato in tutto il mondo. A livello tecnico, poi, siamo risultati i più veloci in assoluto in Italia, un dato che fa capire la qualità degli atleti ingaggiati. Un ringraziamento speciale va a tutte le forze dell'ordine, ai volontari, all'amministratore comunale, a tutte le istituzioni e allo staff di questo evento che non ha eguali su tutto il nostro territorio”.



08/04/2018