Milano21

Tre cose da fare, e tre da non fare, a un mese dall'edizione 2024 della Mezza Maratona di Milano: i consigli di Mattia Coppini

Foto di Organizzatori

Manca solo un mese al ritorno della Milano21, l’attesissimo evento di running organizzato da MG Sport con il brand FollowYourPassion. Domenica 24 novembre, runner di ogni livello potranno sfidarsi su due distanze — 21,097 km o 10 km (anche non competitiva) — percorrendo le vie più iconiche di Milano: da Piazza del Duomo a Corso Vittorio Emanuele, passando per la Darsena, CityLife, il Castello Sforzesco e molti altri simboli del capoluogo lombardo.


Talmente stretto il rapporto con la città di Milano che addirittura le t-shirt ufficiali dello sponsor tecnico Fila sono visibili nella stazione della Metro 5 Garibaldi FS sul ledwall fino al 10 novembre.


A pochi giorni dalla sua partecipazione alla leggendaria Maratona di New York, l’allenatore e maratoneta Mattia Coppini è pronto a condividere i suoi consigli per prepararsi al meglio alla Milano21. Con 30 giorni rimasti, Coppini suggerisce tre cose da fare e tre da evitare per ottimizzare la preparazione e affrontare la gara con la giusta strategia.


Chi è Mattia Coppini: dal calcio alla passione per la corsa


Mattia Coppini, ruolo centrocampista. Nei suoi anni da calciatore ha vestito le maglie di alcuni club lombardi, quali Varzi, Vigevano e Alcione Milano. Dai rettangoli verdi alle passarelle di moda ha sempre sorriso alla vita senza mai smettere di seguire le sue passioni e soprattutto, quando è stato necessario, reinventandosi e scoprendo nuovi obiettivi da raggiungere. Ora corre e mette a disposizione degli appassionati la sua esperienza e tutti gli strumenti e conoscenze che ha conseguito con il corso di laurea magistrale in Scienze Motorie e di master in Management dello Sport. Attraverso il suo account Instagram – @marcocoppini21 –, che conta più di 15mila follower, e il suo sito internet – mattiacoppini.it – racconta di sé e del suo metodo di allenamento “Stay Belli Allenati”.


A Milano con 30 atleti


Ad inizio novembre Mattia Coppini correrà la maratona di New York, una sfida preparata negli ultimi sette mesi, poi energie e mente tutte su Milano21 che sarà un evento speciale: “Sarà un’opportunità per rientrare subito nei ritmi di gara dopo New York, la cosa più bella è che la correrò insieme a più di 30 atleti che ho seguito negli ultimi mesi. Per molti di loro sarà la prima volta in una mezza maratona, quindi non vedo l’ora di vivere questa esperienza con loro perché, si sa, la corsa è anche e soprattutto condivisione di risultati e community. In questa gara l’obiettivo sarà chiudere con un buon tempo, ma soprattutto supportare e incoraggiare tutti i miei atleti a raggiungere il loro traguardo.» 


Che tipo di emozioni le regala la corsa che non aveva nel calcio?


«Le emozioni che trovo nella corsa sono intense, ma diverse da quelle che mi dava il calcio. Nel calcio hai la possibilità di rifarti ogni domenica, con una scarica di adrenalina costante e regolare. Nella corsa, invece, tutto ruota attorno a un appuntamento importante. Non è solo l’adrenalina del giorno della gara, ma l’emozione cresce durante tutte le settimane di preparazione. Ogni allenamento diventa parte di un percorso che culmina nella competizione. Alla fine, quando tagli il traguardo, l’emozione esplode ed è qualcosa di unico. Questa è la grande differenza: nel calcio l’adrenalina è costante, mentre nella corsa è un crescendo che raggiunge il picco al momento della gara. 


La corsa ha cambiato la sua routine quotidiana?


La corsa ha cambiato tutto: è diventata una sfida personale e, allo stesso tempo, mi ha permesso di ottenere molto di più dal mio allenamento. Quando corro, soprattutto considerando il mio lavoro online, quei momenti sono un’occasione per staccare completamente la testa. Le molte ore che dedico alla corsa ogni settimana sono dedicate solo a me stesso, momenti di pura introspezione dove posso ritrovare equilibrio e riflettere, lontano da ogni distrazione.» 


L’avvocato che difende se stesso è il peggior legale del peggior cliente. Vale anche per gli allenatori?


«Assolutamente sì. Dalla mia esperienza nello sport e nell’allenamento, ho sempre preferito delegare il lavoro a un professionista. È davvero difficile avere un’opinione oggettiva sul proprio stato di forma, specialmente nei momenti di alti e bassi. Nei periodi di difficoltà, avere una persona esterna che ti offre un punto di vista diverso è fondamentale; può aiutarti a rimetterti sulla retta via, lontano dai pensieri negativi legati a infortuni o problemi. Allo stesso modo, nei momenti di successo, è essenziale avere qualcuno che ti ricordi di non adagiarti sugli allori e di continuare a migliorare. La figura di un coach è cruciale; è una guida che ti aiuta a mantenere la giusta mentalità e a non perdere di vista i tuoi obiettivi. Anche se non mi considero un grande campione, ritengo importante seguire l’esempio di chi ha più esperienza e competenza. Dobbiamo sempre imparare da chi è migliore di noi, e perché non osservare ciò che fanno i campioni?» 


Un mese al via della Milano21. Tre consigli del coach?


«Prima di tutto, consolidiamo i progressi facendo il punto sui miglioramenti ottenuti, senza introdurre novità. Concentriamoci su lavori di qualità e sulla gestione del ritmo gara, mantenendo il focus su ciò che abbiamo già imparato. Poi, non sottovalutiamo l’importanza del recupero, specialmente ora che abbiamo appena completato l’ultimo lungo e siamo nella fase di scarico. Dedichiamo tempo a stretching, mobilità e cerchiamo di garantirci un buon numero di ore di sonno. Questi aspetti sono fondamentali per mantenerci in forma ottimale. Infine, cerchiamo di riprodurre quanto più possibile le condizioni della gara nella nostra ultima sessione di lungo. Indossiamo l’outfit e le scarpe che utilizzeremo, seguiamo lo stesso orario di partenza e prendiamo nota di cosa mangeremo la sera prima e della colazione. Tutto ciò ci aiuterà a sentirci più preparati e sicuri.»


E ora tre cose da evitare assolutamente


«Prima cosa, la novità non è mai una buona idea, quindi stiamo attenti a non introdurre nuove pratiche o cambiamenti nell’allenamento. I mesi di preparazione sono passati, ora siamo nel periodo di scarico. Rispettiamo il piano di allenamento e diminuiamo gradualmente il volume fino al giorno della gara. È necessario anche non trascurare l’alimentazione, uno degli aspetti cruciali. Evitiamo di sperimentare diete restrittive o integratori che non abbiamo mai provato, soprattutto durante gli allenamenti. E curiamo anche il recupero attivo. Infine, non lasciamoci sopraffare dall’ansia. È inutile sovraccaricarsi emotivamente; il lavoro duro è già stato fatto. Concentriamoci sul goderci il momento e manteniamo il focus sugli obiettivi realistici che ci eravamo posti per la gara.


?Iscrizioni


Sono già migliaia i runner che hanno deciso di correre la Milano21. Ci sarà tempo fino alle ore 23:59 di giovedì 21 novembre 2024 per iscriversi sul sito ufficiale della manifestazione Il pettorale personalizzato sarà disponibile solo per chi si iscrive entro il 18 novembre.

Sarà poi possibile iscriversi sul campo gara solo alla 10 km non competitiva e fino a esaurimento pettorali.

24/10/2024