Maratona Alzheimer

E’ giunta al traguardo la quattro giorno dell’ottava edizione di Maratona Alzheimer 2019: tutti i risultati

“Nel 2012, quando tutto è cominciato, non avrei mai immaginato che oggi saremmo arrivati fin qui. È un successo che non vivo in termini personali, ma collettivi e per il quale devo ringraziare tutti, in particolare gli oltre 700 volontari per il coraggio, la determinazione, il sostegno e la volontà di esserci sul percorso della vita delle persone con malattia Alzheimer e demenza. Persone che vivono, seppur in fragilità, e che hanno il diritto ad una esistenza piena, agli affetti, alla cura, alla tutela”. Così commenta Stefano Montalti, presidente di Amici di Casa Insieme ONLUS che nel 2012 ha dato vita alla prima edizione della Maratona Alzheimer, la grande marcia per i diritti delle persone con demenza. “L’edizone del 2019 ha segnato anche il primo passo verso la costituzione della Fondazione “Maratona Alzheimer” che il 12 settembre abbiamo presentato alla stampa e all’opinione pubblica. Si apre così una nuova stagione di rinnovato impegno che saprà fare tesoro dell’esperienza passata e allo stesso tempo rintracciare le sfide del futuro. Vorrei ancora ringraziare Giorgia Battelli e Alessandra Zammarchi, rispettivamente presidente e coordinatrice di Maratona Alzheimer ASD che reggono l’intera organizzazione con intelligenza e dedizione. Un grazie riconoscente va anche a Romagna Iniziative e al progetto “CorriPulito”, realizzato con il coinvolgimento di Tailor, laboratorio di open innovation del dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Bologna”.

Infatti al tema sociale, che da sempre la contraddistingue, Maratona Alzehimer ha aggiunto quest’anno anche quello della sostenibilità ambientale grazie al progetto #CorriPulito promosso da Romagna Iniziative e da TAILOR di Unibo. Tutta la plastica utilizzata durante la gara è stata recuperata nelle oltre 20 isole ecologiche situate lungo l’intero percorso e, per la prima volta in una manifestazione sportiva, il materiale raccolto sarà quantificato per certificare la circolarità e la sostenibilità ambientale ed economica della maratona nell’ambito di un’analisi scientifica che sarà resa nota nei prossimi mesi.

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Tra i momenti più significativi della quattro giorni lo spettacolo teatrale “Amicizia, memoria e comunità”, opera inedita di Roberto Mercadini andato in scena al Teatro Bonci di Cesena, che ha segnato l’apertura del progetto “Cesena – Valle Savio: comunità amica delle persone con demenza”. E che le cose andassero bene lo si è capito subito: lo spettacolo ha fatto registrare il tutto esaurito, preludio ad una edizione da record con i suoi 7000 partecipanti.

1300 gli iscritti alle tre gare: maratona, mezza maratona e la 30 Km. Sono oltre 1100 i maratoneti giunti al traguardo. Super partecipazione alla mezza maratona con ben 550 iscritti! Mentre sono stati 1000 i partecipanti alle iniziative che da venerdì sera si sono svolte in tutta la Romagna: camminate storico culturali, trekking collinari, corsa dei bambini e walking di Cesenatico.

Il primo posto per la maratona uomini spetta a Giuseppe Del Priore che se lo conquista per la sesta volta, mentre prima tra le donne è Federica Moroni che si aggiudica anche l’ottavo posto assoluto. Nella mezza maratona uomini Rachid Benhamdane conquista il miglior tempo, mentre è Eliana Patelli che taglia per prima il traguardo tra le donne e arriva quinta in assoluto. Infine la 30 Km maschile è stata vinta da Nicholas De Nicolò, la sezione femminile invece vede al primo posto Monica Pilla.

Ma la parte del leone la fa la Grande Marcia per i diritti delle persone con malattia Alzheimer e demenza che ha registrato oltre 4000 camminatori. È da questo risultato che agli organizzatori arriva la migliore delle conferme: la strada intrapresa nel 2012 ha contribuito in modo significativo alla diffusione di una maggiore conoscenza e sensibilità verso i diritti delle persone in fragilità e con demenza. Il lavoro di questi anni, il cui significato è racchiuso nella Carta d’Intenti della nuova Fondazione, offre una prospettiva incoraggiante e ripaga dell’impegno dei tantissimi volontari e di tutti coloro che si sentono impegnati per la costruzione di una società più giusta, più inclusiva, più rispettosa dei diritti delle persone, una società che cresce nel segno della solidarietà e dell’amorevolezza. E forse di niente, più che di questo, si sente il bisogno.

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15/09/2019