Salomon Maxi Race Etna Trail

Sotto lo spettacolo dell’Etna, che a più riprese ha emesso imponenti sbuffi di fumo, si impongono Marco Assenza e Giovanna Puma

Foto di Ciccio Piazza

Oggi, il maestoso paesaggio del versante nord dell'Etna ha ospitato la tanto attesa Salomon Maxi Race Etna Trail, regalando ai partecipanti un'esperienza unica e indimenticabile. L'evento, suddiviso in tre gare che si sono sviluppate su percorsi spettacolari, ha visto la partecipazione di atleti provenienti da tutto il mondo (26 nazioni rappresentate compresa l’Italia), attirati dalla sfida e dalla grande bellezza del vulcano attivo più alto d'Europa. E che fosse attivo il vulcano o meglio “Idda”, come viene chiamato in Sicilia, ce lo ha ricordato in più momenti emettendo imponenti sbuffi di colore grigio scuro, offrendo uno spettacolo naturale unico.

La manifestazione è iniziata all'alba, avvolta da una meravigliosa luce rosa, con la gara regina, la 64 chilometri, partita alle 6 del mattino da Piano Provenzana, a quota 1800 metri. Ad attendere i corridori c’era un percorso impegnativo e affascinante che li ha portati a correre sull’orlo dei crateri formatisi nel 2002, attraverso paesaggi lunari e nerissimi, ma anche lungo zone punteggiate di giallo e verde, e aree boscose, offrendo loro viste panoramiche e un contatto diretto con la natura incontaminata dell'Etna.


I VINCITORI DELLA 64 KM - Una competizione lunga e ardua che ha visto trionfare il francese che abita a Pozzallo Marco Assenza, che ha tagliato il traguardo in 7 ore 58 minuti e 59 secondi. Partito insieme a un gruppetto, dopo poco con un altro atleta ha aumentato il ritmo staccando i suoi diretti avversari. Poi a metà gara ha cambiato nuovamente andatura ed è riuscito a staccare tutti e a concludere la prova in solitaria.


“È la seconda volta che partecipo – ha spiegato Assenza –, nel 2023 sono arrivato decimo a causa di un infortunio al ginocchio, quest’anno è stato tutto perfetto e sono felicissimo del risultato.


La prima metà gara l’ho trovata facile e i tempi lo dimostrano; la seconda metà è tutta al sole ed è più impegnativa. Poi la salita all’Osservatorio è stata emozionante grazie all’attività dell’Etna”.


Tra le donne nella 64 km ha avuto la meglio la siciliana di Caltanisetta ma residente a Foligno Giovanna Puma, giunta prima al traguardo quasi incredula.


“Non mi aspettavo di vincere la gara – ha sottolineato a fine gara - lo scorso anno arrivai terza, una bella rivincita! Una manifestazione che mi è piaciuta tantissimo; percorso bellissimo, ed è emozionante la parte in cui si corre lungo il bordo dei crateri, ti dà una sensazione di potenza”.


LA 24 KM E LA 14 KM - Alle 9.30 sono partire la 24 km e 14 km. Entrambi i percorsi hanno ricalcato parte della gara lunga, permettendo ai partecipanti di vivere l'emozione del trail running in uno scenario unico al mondo, caratterizzato dalla presenza imponente e attiva dell'Etna.

Con la prova intermedia che ha visto trionfare Erik Panatti che ha corso in solitaria e ha concluso la prova in 2 ore 30 minuti e 52 secondi. In campo femminile ha vinto la britannica Jemima Farley che ha chiuso in 2 ore 45 minuti e 53 secondi.


Le parole del vincitore della 24 km, Panatti: “Ho corso sempre da solo, poi quando in salita mi stava raggiungendo un runner ho aumentato il passo. Il percorso è davvero molto bello; anche le zone di bosco mi sono piaciute, ma ciò che mi ha colpito di più è stato vedere l’Etna in attività, davvero impressionante, e poi la discesa sulla sabbia lavica, mi è sembrato di surfare sulla ghiaia”.


La vincitrice della 24 km, Farley: “Sono scozzese ma vivo a Malta. Non è la prima volta che vengo a correre qui, vinsi la medesima competizione anche due anni fa. È un evento che amo e temevo solo di non partire a causa dell’attività dell’Etna che negli ultimi giorni si è fatta più intensa”

La 14 chilometri è stata vinta da Filippo Saverio Amasi, 1:16:37 il suo tempo, e tra le donne da Roberta Van Axel Castelli in 1:37:28.


28/07/2024