Challenge Stellina

La 35ma edizione del Challenge Stellina a termine nonostante la pioggia. Vincono il britannico Joe Steward e l’austriaca Andrea Mayr

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Sono il britannico Joe Steward e l’austriaca Andrea Mayr i vincitori di una 35ma edizione del Challenge Stellina – Trofeo delle Nazioni, flagellata dalla pioggia. L’allerta meteo su Susa e la sua valle ha spinto infatti già nella giornata di ieri il tavolo operativo, costituito dal Comitato Organizzatore capitanato dall’Atl. Susa Adriano Aschieris, dai Sindaci dei Comuni coinvolti (Susa, Mompantero, Venaus, Novalesa) e la Protezione Civile, a non far terminare la competizione a Costa Rossa e spostare così il traguardo a Chiamberlando. Per lo stesso motivo, anche la commemorazione della battaglia partigiana e le premiazioni hanno subito una variazione di sede e si sono svolte a Venaus, nella Sala Polivalente Borgata VIII dicembre che venerdì sera aveva ospitato la presentazione della squadra azzurra. 


Percorso dunque pressoché dimezzato quello di quest’anno, ma che nulla toglie al fascino di una manifestazione storica, nata per commemorare la battaglia delle Grange Sevine del 26 agosto 1946 in cui la brigata partigiana guidata dal comandante Aldo Laghi, alias Giulio Bolaffi ebbe la meglio sui nazisti. Partenza invariata, dall’Arco di Augusto a Susa, con passaggio nelle vie del centro storico, e arrivo, come detto, a Mompantero – Frazione Chiamberlando, dopo 6,5km con 800m di dislivello positivo. All’inizio della salita il gruppo dei migliori inizia a sgranarsi, allungano in tre: il britannico Joe Steward, l’americano Christian Allen e il francese Sylvain Cachard, seguono a ruota i primi due azzurri, entrambi debuttanti allo Stellina, Hannes Perkmann Luciano Rota. Al traguardo le posizioni restano invariate con Steward che allunga e chiude con 14 secondi di vantaggio su Allen, terzo Cachard a 30 secondi dal vincitore. Perkmann si conferma il primo degli azzurri anche al traguardo, con 1:15 di ritardo da Steward, ottima anche la prova di Rota, a 7 secondi da Perkmann. Nella top ten anche Joseph Demoore (USA), sesto, Timotej Beçan (SLO), settimo, Theodore Klein (FRA) nono mentre per la squadra italiana da sottolineare l’ottava piazza di Andrea Elia e la 10ma di Henri Aymonod; a seguire Lorenzo Cagnati (13mo), Andrea Rostan (16mo), Alex Baldaccini (17mo). Tra i primi 20 classificati anche il campionissimo di sci alpinismo, Matteo Eydallin (Atl. Susa Adriano Aschieris), 19mo.

Nella classifica per nazioni, successo degli Stati Uniti davanti a Francia A e Gran Bretagna; seguono le due compagini azzurre con Italia A davanti a Italia B.

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Foto di Damiano Benedetto e Marco Gulberti

Andrea Mayr, detentrice del record del percorso sulla distanza classica, domina la gara femminile anche su tracciato ridotto. Subito al comando già all’inizio della salita, l’austriaca arriva a Chiamberlando con 28 secondi di margine sulla britannica Scout Adkin, che bissa così il secondo posto dello scorso anno. Circa un minuto il distacco che la campionessa austriaca, sette volte campionessa mondiale, infligge alla terza classificata, l’americana Anna Gibson, vincitrice in questa stagione della prova vertical a Broken Arrow. È invece quinta l’attuale leader della classifica di Coppa del Mondo, la keniana Joyce Muthoni Njeru, che in Italia difende i colori del club piemontese Atl. Saluzzo, preceduta dalla francese Christelle Dewalle, nona la sua connazionale e compagna di club Lucy Wambui Murigi. La Gran Bretagna conferma il successo dello scorso anno nella classifica femminile del Trofeo delle Nazioni: oltre alla Adkin le inglesi possono contare in un piazzamento tra le prime dieci anche di Philippa Williams, sesta, di Sara Willhoit, settima davanti alla slovacca Silvia Schwaiger, e di Kirsty Dickson decima. Vivien Bonzi è la prima delle azzurre, 11ma, con 7 secondi di margine su Camilla Magliano, 12ma, 18ma Alessia Scaini, terza italiana al traguardo. Completano il quadro dei risultati per le italiane Maddalena Somà 25ma e Axelle Vicari, all’esordio nella nazionale maggiore, 30ma. Nella classifica per nazioni, l’Italia A conquista il terzo gradino del podio, preceduta dalla Francia A, dietro appunto alla Gran Bretagna, vincitrice del Trofeo per il secondo anno consecutivo.

 

Il Weekend di festa per il Challenge Stellina è iniziato con la giornata di sabato che ha visto il successo della manifestazione dedicata ai giovanissimi “Sprint in piazza sulle orme di Livio Berruti”: un rettilineo di 30 metri con cronometraggio elettrico in Piazza del Sole a Susa dove tutti hanno potuto mettersi alla prova. L’appuntamento, intitolato al campione olimpico di Roma 1960, presidente del Comitato Organizzatore della Stellina e grande amico della famiglia Bolaffi, ha preceduto la sfilata delle Nazioni che hanno preso parte alla gara e i discorsi delle autorità presenti: Giorgio Montabone, Vicesindaco della Città di Susa con delega allo sport, Irene Bologna, presidente dell’Atletica Susa Adriano Aschieris, Clelia Zola, in rappresentanza della Federazione Italiana di Atletica Leggera, di cui è anche presidente del Comitato Regionale, e Paolo Germanetto, responsabile organizzativo dell’evento oltre che coordinatore tecnico della nazionale di corsa in montagna.

 

E proprio con le parole di Paolo Germanetto chiudiamo, dando l’appuntamento alla prossima edizione, nel 2024: “Come comitato organizzatore siamo contenti di aver preservato l’evento nonostante condizioni meteo davvero difficili. La pioggia, scesa molto forte durante tutta la gara, ha confermato che ridurre il percorso fosse la decisione più giusta da prendere. Certo il fascino del Challenge Stellina è raggiungere la cima di Costa Rossa così come assistere alla commemorazione partigiana che lì si svolge ha altro significato, ma sarà un motivo di maggiore soddisfazione il poterci tornare a partire dal prossimo anno”.

27/08/2023