5 Days Dolomiti Paganella
La svedese Helena Karlsson e il norvegese Vegard Kittilsen si aggiudicano la gara internazionale di corsa orientamento
Foto di M.Boldrini
Per cinque giorni si sono dati battaglia esplorando, con mappa e bussola, l’altopiano trentino della Paganella. Una sfida a tappe che ha coinvolto 1500 orientisti da oltre 40 Paesi, partita da Andalo e Cavedago, proseguita nei boschi sul Monte Fausior e ai Prati di Gaggia, per concludersi con il gran finale a Fai della Paganella.
A dominare la sesta edizione della manifestazione internazionale di corsa orientamento 5 Days Dolomiti Paganella, organizzata da Park World Tour Italia sotto l’egida della FISO-Federazione Italiana Sport Orientamento, con i patrocini delle amministrazioni locali, in collaborazione con Trentino Marketing e APT Dolomiti Paganella, sono stati l’inarrestabile svedese Helena Karlsson e il giovane norvegese Vegard Kittilsen. Sul podio assoluto, secondo posto per la danese Ida Øbro e il norvegese Sindre Østgulen Deisz, seguiti dalla norvegese Kristin Melby Jacobsen e dal danese Jess Rasmus Møller.
In ognuna delle cinque diverse competizioni, a libero percorso e a cronometro individuale, su differenti distanze (Sprint, Middle e Long) e livelli di difficoltà, un unico obiettivo: individuare su una carta topografica, fornita allo start, l’itinerario più veloce per raggiungere una serie di punti di controllo posti nel territorio, identificati dalle lanterne, solo con l’uso della bussola, nella corretta sequenza e senza smarrirsi.
“In questa sesta edizione abbiamo raggiunto numeri davvero importanti – commenta Mauro Gazzerro, Presidente di 5 Days – grazie soprattutto alla forte sinergia con APT Dolomiti Paganella e con i Comuni dell’altopiano. Nel 2025 torneremo per la terza volta con 5 Days a Madonna di Campiglio: dal 5 al 12 luglio una nuova occasione per scoprire le bellezze della nostra Italia attraverso una passione sportiva come la corsa orientamento”.
“Una bellissima settimana in Italia – ha commentato Helena Karlsson – È stato molto divertente gareggiare su questi terreni. La mia distanza preferita è stata sicuramente la Long, una gara tosta ma in un territorio molto affascinante e tecnicamente stimolante”.
“Nelle competizioni in settimana, soprattutto nella Long - ha dichiarato Vegard Kittilsen – mi sono sentito davvero forte a livello fisico, un’ottima ripartenza visto che fino a due settimane fa sono stato male. Ho sicuramente accusato un po’ di stanchezza nella Sprint finale a Fai. Un’esperienza bellissima nel complesso su terreni meravigliosi”.
I PODI DELLE 5 SFIDE
5 Days ha esordito con la Middle distance di Andalo (Stage 1, 2 luglio): è stato Jess Rasmus Møller (DEN, 32'28") a salire sul gradino più alto del podio, seguito dal giovane Vegard Kittilsen (NOR, 33'04") e Alan Cherry (NOR, 33'47"). Tra le donne, Magdalena Olsson (SWE, 38'49"), campionessa del Mondo Sprint e vincitrice della Coppa del Mondo 2024, ha preceduto Helena Karlsson (SWE, 39'22") e Annika Simonsen (DEN, 39'44").
Nello Stage 2 (3 luglio), gli appassionati dello sport dei boschi si sono spinti fino alla località Priori di Cavedago per una Middle molto corribile. Al maschile, dominio norvegese: Sindre Østgulen Deisz (33'19") ha vinto la tappa accompagnato dai connazionali Kornelius Kriszat-Iovfald (34'40") e Vegard Kittilsen (36'06"). Al femminile, Helena Karlsson (SWE, 36'22") ha scalato la vetta della classifica, imponendosi su Elin Hemmyr Skantze (SWE, 38'04") e Ida Øbro (DEN, 38'24").
Lo Stage 3 (4 luglio) rappresenta una tappa iconica dell’orienteering italiano, nel Comune di Spormaggiore: il Monte Fausior. Nella Long, dalla partenza in salita fino al traguardo alla Malga Val dei Brenzi, Vegard Kittilsen (NOR, 55'43") ha avuto la meglio su Sindre Østgulen Deisz (NOR, 58'29") e Kornelius Kriszat-Iovfald (NOR, 58'45"). Grande conferma per Helena Karlsson (SWE, 59'39"), con la seconda posizione di Ida Øbro (DEN, 1h02'35") e l’avanzata in terza di Kristin Melby Jacobsen (NOR, 1h02'48").
Lo Stage 4 (5 luglio) ha portato gli atleti ai 1.333 metri dello Chalet Forst ai Prati di Gaggia per una Middle avvincente, incorniciata dalle stupende guglie calcaree delle Dolomiti di Brenta. La competizione ha messo in discussione gli equilibri consolidati, soprattutto tra gli uomini. Ad emergere, infatti, Ludvik Ek (SWE, 40'28"), incalzato da Oskar Spets Storhov (NOR, 41'30") e Styrk Hundseid Kamsvåg (NOR, 41'53"). Helena Karlsson (SWE, 42'20") ha dimostrato di non avere rivali strappando, questa volta, la vittoria ad Annika Simonsen (DEN, 42'55") e Kristin Melby Jacobsen (NOR, 43'42").
La Sprint finale a Fai della Paganella (Stage 5, 6 luglio) ha incoronato, invece, due nuovi protagonisti: Simen Spets Storhov (NOR, 16'03") e Pia Young Vik (NOR, 14'20"), forte di 3 medaglie ai JWOC 2023. Completano il podio i secondi Sindre Østgulen Deisz (NOR, 16'26") e Annika Simonsen (DEN, 15'45"), con i terzi Jess Rasmus Møller (DEN, 16'35") e Kristin Melby Jacobsen (NOR, 15'46").
NUMERI E PROGETTI SPECIALI DELL’EDIZIONE
In 6 edizioni 5 Days ha movimentato 12mila atleti per un soggiorno medio di 7 giorni, pari a 90mila presenze turistiche dirette, con una ricaduta sul territorio di oltre 1 milione di euro e la realizzazione di impiantistica cartografica del valore di 100mila euro. In questa edizione 2024 il 30% degli iscritti ha raggiunto la Paganella da Svezia e Norvegia, il 20% da Repubblica Ceca e Svizzera. La kermesse ha attratto tutte le fasce d’età: dall’87enne White Michael dalla Gran Bretagna a Joensuu Monte dalla Finlandia, di solo 5 anni.
Anche 70 giovani ucraini hanno partecipato all’evento, guidati da Olena Dotsenko, allenatrice del club Sever, affinché continuassero a praticare l’orienteering, nonostante il difficile momento vissuto nel Paese. Ben 30 orientisti dai 16 ai 25 anni e da 12 Paesi, hanno inoltre preso parte alla Young Leaders Academy, con cui la International Orienteering Federation forma le giovani generazioni nell’organizzazione e nella gestione dei grandi eventi.
Durante la settimana il CeRiSM - Centro di ricerca Sport, Montagna e Salute, rappresentato dalla dottoranda e orientista trentina Martina Palumbo, e il Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell’Università di Verona hanno condotto uno studio finalizzato a misurare ed esaminare le capacità fisiche e cognitive degli atleti master orientisti. Recenti studi hanno evidenziato, infatti, come l'orienteering, uno sport caratterizzato da una particolare combinazione di abilità fisiche e cognitive, possa essere particolarmente utile a contrastarne il declino favorendo un invecchiamento sano.
TUTTE LE CLASSIFICHE: https://app.liveresults.it/5daysitaly2024