Giro di Pettinengo
Brillano le stelle mondiali in una giornata di grande atletica: Stefano La Rosa e Valeria Roffino migliori italiani
Vogliamo iniziare il resoconto di una edizione stellare del Giro di Pettinengo, la 46ª, con le parole di Bruno D’Alessio, uno dei graditi ospiti di Claudio Piana, patron della corsa su strada Amatrice-Configno, manifestazione che per caratteristiche e storia è paragonabile al Pettinengo.
«Questa è una manifestazione fantastica - ha detto al microfono - e conosco bene quanti e quali siano i tanti sacrifici per realizzare una gara di questo livello. Pettinengo ha un albo d’oro che probabilmente non ha eguali nel mondo in questo tipologie di corse. Venire qui è per me sempre importante e ringrazio l’amico Claudio per l’invito e la vicinanza».
D’Alessio si è poi emozionato sino alle lacrime scese copiose sul suo volto parlando della sua creatura: «Speriamo di festeggiare la 40ª edizione della Amatrice-Configno il prossimo agosto. Oggi è tutto da ricostruire, le macerie sono li a ricordarci cosa è successo, speriamo di farcela». E noi glielo auguriamo di cuore. Il disastroso terremoto che ha colpito l’Alto Lazio, lo ricordiamo, è arrivato 4 giorni dopo la scorsa edizione e anche amici di Bruno non ci sono più, amici che erano anche di Claudio, innamorato di quella zona d’Italia.
Dopo questo giusto preambolo passiamo al resoconto di una gara resa ancor più magica da un tiepido sole che ha fatto capolino sul Biellese dopo tanti giorni di pioggia, svelando ai corridori arrivati a Pettinengo le bellissime Prealpi che fanno da cornice alla gara.
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LA GARA MASCHILE
Andiamo al contrario rispetto alla scaletta proposta, partendo dalla gara maschile, una corsa che ha infiammato la “curva” pettinenghese: tantissimi, appollaiati ovunque, gli appassionati che hanno seguito la gara nella strozzatura ad inizio paese dove gli uomini passate tre volte e le donne due.
Ha vinto Jacob Kiplimo, atleta ugandese 15enne (compirà 16 anni il prossimo 14 novembre) con un futuro che appare davvero roseo, un futuro che si sta costruendo in Italia, seguito dai tecnici dell’Atletica Prato. Il ragazzo ha letteralmente volato sulle strade biellesi chiudendo i 10 chilometri del percorso in 28’08” ad una media di 2’48” al chilometro.
Sugli altri due gradini del podio due atleti kenioti: secondo è Robert Kaptingei Cheruiyot (che migliora così il terzo posto dell’anno scorso) al traguardo in 28’24” e terzo la stella assoluta Ezekiel Kemboi (28’44”) che ha pagato la distanza lunga per i suoi standard (è tricampione del mondo e due volte campione olimpico sui 3000 Siepi) ma non ha disdegnato una volatona finale precedendo di pochi metri altri due fenomeni ugandesi di “scuola italiana”, Victor Kiplangat e Albert Chemutai, allievi saliti sul podio mondiale U20 della corsa in montagna proprio dietro al connazionale Kiplimo. Al 6° posto ancora un ugandese, Fred Musobo (campione del mondo di corsa in montagna nel 2015) e settimo l’etiope Bekuma Tarese Tolosa, altro fenomeno dell’atletica mondiale, argento U20 sui 1500 metri, anche lui limitato dalla lunghezza e dalla durezza del percorso.
Ottavo il primo azzurro: il carabiniere Stefano La Rosa, al traguardo in 29’11”. Al 10° posto il primo degli iridati azzurri della corsa in montagna: Xavier Chevrier. Seguito dal varallese Italo Quazzola, uno che è di casa nel Biellese.
LA GARA FEMMINILE
Sui 4 chilometri di saliscendi di Pettinengo ha vinto come da pronostico la keniota Viola Kibiwot Jelagat con il tempo di 12’26”, uno dei migliori tra le vincitrici degli ultimi anni nonchè sesto tempo assoluto nella classifica all-time dal 1996 ad oggi a soli 11 secondi dal record dell’atleta marocchina Zahra Ouaziz vincitrice nel ’99 in 12’15”. Viola, lo ricordiamo, in carriera è andata per due volte vicinissima al podio mondiale sui 5000 metri, chiudendo quarta a Mosca nel 2013 e a Pechino nel 2015 ed è la detentrice del record mondiale sulle 4 miglia, circa 6400 metri.
Al seconda l’etiope Enatnesh Alamrew arrivata 9 secondi dopo.
Al terzo posto festeggiano i tifosi biellesi: sale sul podio a Pettinengo Valeria Roffino, beniamina di casa. La portacolori delle Fiamme Azzurre ha chiuso in 13’05” precedendo l’amica Sara Brogiato dell’Aeronautica Militare. L’ultima azzurra a salire sul podio a Pettinengo era stata Veronica Inglese nel 2013, prima di lei la triverese Elena Romagnolo nel 2010, entrambe terze.
Tra le prime dieci citiamo anche il 5° posto di Petra Vasinova, prima tra le tante atlete della Repubblica Ceca presenti quest’anno, e il 6° di un’altra beniamina di casa, Valentina Costanza, portacolori dell’Esercito Italiano.
Prima tra le Allieve in gara la promettente keniota Belinda Chemutai, seguita sul podio di categoria dalla ceca Veronika Novotna e dalla torinese Alessia Scaini.
LA GARA MASTER MASCHILE CON GLI ALLIEVI
Grande la parecipazione alla gara master che portava con sè anche gli Allievi: oltre 200 al via.
Ha tagliato per primo il traguardo un vero campione: si tratta del Master 40 Massimo Galliano (Roata Chiusani) vincitore nel 2011 del titolo mondiale master ai Campionati del Mondo di Corsa in Montagna. Ha chiuso i 6 chilometri e mezzo del percorso in 21’24” precedendo Michele Bruzzone, master 40 del Cambiaso Risso Genova.
Al terzo posto emozionante volata tra Pietro Arese (Atl. Piemonte), nell’occasione portacolori della rappresentativa di Torino, e il ceco Rene Sasym. Vince l’azzurro per cinque centimetri e festeggia due volte in questo fine settimana considerando che ha segnato anche la miglior prestazione italiana di categoria sul miglio.
Primo dei biellesi Paolo Zilvetti dell’Atletica Candelo, master 40 e 6° assoluto: atleta che ama Pettinengo e che quando è presente si comporta sempre veramente bene.
LE CATEGORIE GIOVANILI E IL TROFEO DELLE PROVINCE
E chiudiamo con i giovani. Altra vera forza della natura e punto di forza del Pettinengo: Cadetti, Ragazzi, Esordienti e i fantastici piccolissimi Supercuccioli non hanno lesinato sforzi dando il massimo. In palio ufficialmente il Trofeo delle Province, ma non solo: è un’età nella quale è gloria personale anche solo abbassare di un secondo il proprio personale sulla distanza.
Il Trofeo è andato alla rappresentativa di Torino che ha chiuso con 527 punti dominando la categoria Allievi (ben 126 punti arrivano da lì). Al secondo posto la rappresentativa ospite di Brescia con 467 e al terzo posto possono festeggiare le società biellesi e vercellesi: la rappresentativa provinciale infatti ha chiuso con 412 punti salendo sul podio e superando la concorrenza dei comitati di Cuneo (387) Verbania (380), Aosta (371) e Alessandria (197). Questi ragazzi sono il futuro dell’atletica italiana e la speranza è che tanti di loro arrivino in alto.
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16/10/2016
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