La quinta medaglia viene dalla pedana del triplo donne. La Mantia si conferma ai vertici Europei.
Quinta medaglia per l'Italia ed è di color bronzo.
Non fallisce la Palermitana Simona La Mantia che balza a 14.26 con una serie tutta oltre i 14 metri.
Giunge alle spalle della russa Irina Gumenyuk (14,30) dell'ucraina Olha Saladuha(14,88).
Dopo un inverno pieno di acciacchi, allenamenti saltati e tanta fisioterapia Simona era raggiante sul podio per il grande risultato raggiunto.
Presente in pedana anche la pesista Chiara Rosa che con la sua migliore prestazione stagionale a 18.37 manca per poco il podio.
La padovana, comunque rimane molto contenta del suo quarto posto in considerazione dei molti guai fisici incontrati prima degli Europei.
Non supera lo scoglio della semifinale dei 60Metri la Audrey Alloh in una gara non facile che vede primeggiare l'ucraina Mariya Ryemyen con un buon 7.10, 7.33 per l'Azzurra che giunge sesta.
Nell'alto femminile c'era grande attesa per la giovane Alessia Trost che non fa errori fino ad 1.92 ma fallisce il salto per il podio ad 1.96, peccato per Alessia perchè la misura era alla sua portata. Vince la spagnola Rut Beitia con 1.99.
Grande risultato per Renaud Lavillenie, il francese vince l'oro con la migliore prestazione mondiale a 6.01, ma aveva saltato senza abbattere l'asticella i 6.07, Asticella che però era finita fuori dai supporti per cui i giudici hanno dovuto, a termini di regolamento, annullare il salto.