Europei Under20 Grosseto

Filippo Tortu è campione europeo U20! l'azzurro si prende il titolo dei 100 metri, la giavellottista Visca è argento

Il ragazzo più veloce d'Europa è italiano e si chiama Filippo Tortu. Il 19enne brianzolo con radici in Sardegna oggi ha conquistato la medaglia d'oro dei 100 metri ai Campionati Europei under 20 in corso di svolgimento a Grosseto. Sul rinnovato rettilineo azzurro dello Stadio Zecchini di fronte ad una tribuna in delirio, "Super Pippo" è sfrecciato al traguardo in 10.73 contro un autentico muro di vento (-4.3!). Battuti il finlandese Samuel Purola (10.79) e il britannico Oliver Bromby(10.88). "Sono venuto a Grosseto per questo! Sapevo di poter vincere, il tempo non ha alcuna importanza. Esultare davanti a questa tribuna gremita e vedere dalla pista questa incredibile macchia azzurra che mi festeggiava è un'emozione che non riesco a spiegare. Ora correrò la 4x100 con i miei compagni, possiamo fare grandi cose. E poi penserò ai Mondiali di Londra".

Per Tortu - all'uscita dalla pista accolto da decine di giovanissimi a caccia di un selfie - è la seconda medaglia internazionale della sua giovanissima carriera: nel 2016 era stato, infatti, argento ai Mondiali under 20 in Polonia. L'Italia dell'atletica in 24 edizioni della rassegna continentale juniores non aveva mai vinto l'oro dei 100 metri: Tortu è stato il primo anche in questo.

Qualche minuto prima della vittoria di Filippo Tortu arriva un'altra medaglia azzurra a Grosseto, l’argento di Carolina Visca nel giavellotto. La romana è bravissima a infilare un lancio da 53,65 che è la terza misura di sempre a livello juniores (senza dimenticare che Carolina era l’unica allieva in pedana) e oggi è inferiore solo a quella della ceca Nikol Tabackova (55,10). Il secondo posto dell'azzurra è una prima assoluta in questa specialità al femminile.

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IL RACCONTO DELLA GARA - Al di là di ogni legittima scaramanzia, a Grosseto non si poteva immaginare un altro epilogo per questo momento, se non con l’oro di Filippo Tortu. Diciamo subito che oggi non si volava, bisognava scalare il rettilineo: 10.73 è un tempo che non vuol dire assolutamente nulla, era dal suo esordio nella categoria allievi che Filippo non vedeva quelle cifre sul display, ma il vento contrario a -4.3 dice quasi tutto sull’argomento. In questi giorni, perché nasconderlo, in tribuna e in sala stampa si sono scomodati precedenti, sempre incrociando le dita: da Mennea a Pavoni e poi anche quelli di alcuni talenti dello sprint a medaglia negli Europei juniores. Tutto inutile, in questo momento Filippo è unico, ha tutto il diritto di esserlo. Samuel Purola, finlandese di 17 anni, è stato un degno avversario per l’azzurro e ha preso l’argento essendo l’unico U18 sui blocchi (10.79). Poi i resti dell’orgoglio britannico, il bronzo di Oliver Bromby (10.88): non per niente le prime parole di Filippo all’arrivo sono state: “E ora pensiamo alla staffetta”, un richiamo al collettivo che fa la forza.

IL CONSIGLIO DI NONNA VITTORIA - Filippo oggi ha sconfitto pure il vento che ha deciso di soffiargli contro proprio nel momento clou. "L'obiettivo oggi era vincere e prendersi la medaglia d'oro, il crono e il vento passano in secondo piano. Ora voglio raggiungere un altro grande risultato domenica con i miei compagni nella 4x100. L'inno sul podio non lo canterò perché voglio urlarlo!". In tribuna, nel cuore di un'affollatissima "curva Tortu" c'era la sua famiglia al completo: papà Salvino che è anche il suo coach, mamma Paola, il fratello Giacomo, la sua ragazza Sofia e nonna Titta. Mancava solo la nonna materna che vive a Roma e si chiama Vittoria, come quella che Filippo oggi le ha regalato. "Non è potuta venire a vedermi, ma l'ho sentita poco prima della finale ed è stata lei che mi ha detto "Vai a tutto gas!". Anche stavolta le ho dato retta ed ho fatto bene".

ESAME DI MATURITA' - L'8 giugno dopo il folgorante 20.34 sui 200 metri del Golden Gala una storta alla caviglia che aveva scritto qualche punto di domanda sulla sua stagione: ci sarà Tortu a Grosseto? L'ha risposta è appena arrivata ed è la più bella che ci potesse essere. "Queste settimane post-infortunio mi hanno insegnato tantissimo e mi ha fatto crescere. Insieme agli esami di maturità che ho sostenuto a giugno, è tutta esperienza da mettere nel cassetto". A proposito di esami, sarà a Londra in agosto quello più importante per te? "Ai Mondiali non so se riuscirò a partecipare anche sui 100 (con il 10.15 del record italian junior è 3 centesimi dallo standard di iscrizione, ndr). Di sicuro se dovrò correre solo i 200 metri darò tutto fino all'ultimo centimetro".  Oggi a Montecarlo è anche il giorno dell'ultima gara in un meeting del fulmine Usain Bolt. "E' il più grande di sempre e penso che lascerà un grande vuoto. Chi prenderà il suo posto? Non lo so, ma sicuramente sarà il più veloce. Io non mi ci metto in nomination, lascio ad altri questo onore...".


IL RACCONTO DELLA SECONDA GIORNATA (sessione pomeridiana)

200m M Batterie – Due su tre per finire: dopo una giornata densa di emozioni, davanti ad un pubblico ormai sazio, passano in semifinale Mario Marchei (21.54/-0.4, bravo a gettarsi sul traguardo: magari una lezione ad Alessia Pavese non guasterebbe) e Alexandru Zlatan, all’esordio in azzurro (21.71/-1.1 corso in zseconda corsia, magari pestandosi un po’ i piedi sugli ultimi appoggi). Il trentino Enrico Cavagna, entrato da titolare sulla distanza dopo l’attesa rinuncia di Filippo Tortu, manda in archivio a sua partecipazione: 21.95/0.0 che non dice molto sulle prospettive del giovane azzurro. In genere si mettono in luce gli spagnoli, che vedono due loro bandierine nelle prime tre posizioni del turno: il più veloce è Pol Retamal (21.14/0.0).

200m F Batterie – Qui passano due delle tre azzurre: una semifinale non impossibile da raggiungere (domani alle 15.50), ma è facile da dire col senno di poi. Grande voglia di essere protagonista da parte di Sofia Bonicalza, che vince la prima batteria (24.23/-2.3), poi la primatista italiana allieve Dalia Kaddari (24.46/-1.8 per la giovanissima quartese). Resta fuori per questioni di millesimi Alessia Pavese ed è un peccato: 24.62 (-1.3) non basta per essere recuperata e in più la bergamasca getta al vento una qualificazione diretta che a tre metri dal traguardo sembrava già acquisita. Forma o meno, serve anche un po’ di cattiveria agonistica. A parte il bronzo di Bydgoszcz Estelle Raffai (miglior tempo, 23.46/-11.3), si fa vedere Maya Bruney (23.47/-1.9 PB): è la ragazza londinese che un paio di stagioni fa era in predicato di acquisire la eleggibilità atletica per l’Italia ed era stata invitata ai raduni giovanili. Poi ha scelto un’altra strada.

3000m Siepi Batterie – Ingebrigtsen capitolo due: il norvegese mantiene stavolta un basso profilo, esce solo sul rettilineo di fronte e poi non può esimersi dal vincere la prima batteria (9:06.81). Per quanto riguarda gli azzurri, Stefano Baldini ha scelto tre ragazzi del ’99, con un occhio al futuro: per quanto reduci da Tbilisi 2016, sia Pietro Arese sia Antonio Catallo hanno un’esperienza molto relativa sulla distanza e Giovanni Gatto ancora meno provvisto in questo senso. Eppure si disimpegnano a dovere, con la necessaria sicurezza: Catallo, memore della caduta di Firenze, cerca il suo spazio alle barriere – ci sono almeno un paio di incidenti rovinosi per altri concorrenti - e finisce secondo nella sua batteria (9:09.64), mentre Arese e Gatto – pur ricorrendo al repechage – conquistano la loro finale con la margherita in bocca (9:08.67 PB per il torinese e 9:10.22 per il trevigiano), da primi della lista di recupero.

800m F Batterie – Dalla call-room la conferma che Marta Zenoni non parte: stamattina era in tribuna, a guardare le batterie dei colleghi, ora quella corsia vuota sa un po’ di resa ma è assolutamente credibile la difficoltà del momento per la bergamasca e l’attendiamo in tempi migliori. Tra l’altro l’abolizione del primo turno ha trasformato questa eliminatoria in una specie di tonnara, in pratica tre semifinali dove la norma per passare è 2+2. Però domani (17.35) ci sarà una maglia azzurra al via, quella di Eloisa Coiro: la romana, 17 anni da compiere a dicembre, è una della spedizione di Tbilisi, una personalità che è cresciuta di pari passo con i progressi cronometrici in tutta questa stagione. Agli atti va un tranquillo secondo posto in 2:10.14, appena dietro la rimontante danese Mia Helene Morck (2:10.09): il cronometro aveva sorriso soprattutto alle interpreti della seconda semifinale, quello dove Flavia Ferrari aveva dimostrato tutta la sua inesperienza subendo l’iniziativa delle rivali più intraprendenti. Probabilmente un insegnamento utile per il futuro, ma anche una marea di rimpianti (sesto posto con 2:12.90).

400m M Semifinali – Continua il bel momento della spedizione italiana: la semifinale vincente di Vladimir Aceti vale molto, un accenno di match ball in vista della corsa all’oro di domani sera (18.20): 46.91 è un gran tempo, viste le condizioni del pomeriggio. E poco importa che nella seconda un quartetto di ragazzi portati al gancio negli ultimi metri faccia appena meglio del brianzolo di origini russe, perché questo dispendio di energie anche nervose forse peserà sulla bilancia della finale. Ma non è finita qui: Lapo Bianciardi, cuore di Toscana, sente l’aria di casa e si rende interprete di un’impresa fantastica, e rimonta (in ottava corsa!) dal sesto al secondo posto sul rettilineo sull’onda del tripudio del folto pubblico grossetano. Ovviamente è PB per il fiorentino (47.21), dietro l’estone Tony Nou (primato nazionale a 46.94), ma chiaramente davanti al titolato tedesco Marvin Schlegel. Per la cronaca, Klaudio Gjetja era stato settimo (48.10) – partendo in prima corsia – nella seconda semifinale: qui il quartetto di kamikaze cui si accennava (l’irlandese O’Donnell e il belga Sacoor promossi con 46.78 a spalla, ripescati per tempi il tedesco Sanders, 46.83, e il britannico Richardson, 46.85). Grande festa a Casa Italia e anche una bella premessa per la staffetta del miglio.  

Giavellotto F Finale – Seconda medaglia azzurra a Grosseto, ma l’argento di Carolina Visca è una prima assoluta in questa specialità al femminile, solo un paio di precedenti maschili molto datati (Renzo Cramerotti all’epoca dei Giochi Europei, poi il veneto Fabio Michielon). Invece l’oro di Nikol Tabackova rientra nella solida tradizione ceca, che ha espresso campioni leggendari dai tempi di Dana Zatopkova (la moglie di Emil Zatopek, l’Uomo Cavallo che vinse 5000, 10000 e maratona ai Giochi di Helsinki 1952). Il vento contrario potrebbe aiutare in qualche modo l’attrezzo, a più o meno tutte le ragazze in finale soffrono ad addomesticarlo 55.10 basta per l’oro, l’azzurra è bravissima a infilare un lancio da 53.65 che è pur sempre la terza misura di sempre a livello juniores (senza dimenticare che Carolina era l’unica allieva in pedana, quindi può aspirare ad una partecipazione anche a Boras 2019, in terra svedese). Per il bronzo un’altra scuola storica e un cognome leggendario, portato dalla finlandese Elina Kinnunen (52.94 all’ultimo lancio, perché la scandinava ci prova fino in fondo). Un metro abbondante di distanza dall’ottavo posto nega a Sara Zabarino (46.92) i tre lanci per le medaglie.  

400m F Semifinali – La veneziana Rebecca Borga entra in finale dalla porta di servizio, ma senza bussare: il suo 53.89 valeva molto di più del quarto posto nell’altra semifinale e così l’azzurra si prende la corsia per ripescaggio. Rettilineo in salita per molte, questo vento dà fastidio: ed ecco che il top del turno appartiene alla strafavorita Anastasiya Bryzhina, ma la doppia figlia d’arte ucraina deve accontentarsi di un 53.23 per lei di ordinaria amministrazione. Invece nella seconda si riprende la titolata romena Andrea Miklos (53.28), che Rebecca aveva battuto a sorpresa in batteria. Vedremo domani (18.10) a chi saranno rimaste più energie.

110m Ostacoli M Semifinali – C’è da fare i conti con il veto, ancora contrario ed in misura più sensibile rispetto alla prova femminile: per Marco Bigoni un muro da scalare di pura forza (-4.2) e non c’è alcuna speranza di ripescaggio col quarto posto in 14.17. I tempi recuperati arrivano non a caso dalla semifinale corsa con “appena” -1.4 (13.88 e 14.02). Impossibile andare forte: ma il tempo migliore, in attesa della finale, resta in mano allo svedese Max Hrelja, mentre lo svizzero Jason Joseph – sia pure con impegno relativo – chiude in 13.81. Abbassa nuovamente il suo PB Mattia Di Panfilo, che dal 14.24 della mattina scende  14.21 (-1.9): ovviamente l’avventura del romano si chiude qui, ma si tratta di una preziosa esperienza dopo aver perso quasi un mese di preparazione a causa di un infortunio.

100m Ostacoli F Semifinali – Non si troveranno insieme in finale le due compagne di allenamento sul campo di Fidenza: la capitana azzurra Elisa Di Lazzaro prende solo la targa di Solene Ndama (13.59), ma lascia indietro tutte le altre con 13.70 nella semifinale più penalizzata dal vento (-2.4); invece la campionessa europea 18 Desola Oki (1.90/-1.4) subisce la “vendetta” di Marisa Carvalho, la grande battuta di Tbilisi 2016 (qui secondo miglior tempo del turno intermedio, 13.51, dopo il 13.41 di Alicia Barrett). Domani pomeriggio (16.55) si assegnano le medaglie: la terza azzurra Linda Guizzetti onora la partecipazione a Grosseto, sesta della sua semifinale e sedicesima nel totale, pur con un crono più pesante che al mattino (14.26, ma vento -2.3).


PROGRAMMA ORARIO TERZA GIORNATA

Sabato 22 luglio (mattina)

09:00 Disco M Qualificazione A (Alessio Mannucci)

09:00 100m Decathlon M

09:25 10,000m Marcia M Finale (Giacomo Brandi, Davide Marchesi, Riccardo Orsoni)

09:55 Lungo Decathlon M A/B

10:15 Disco M Qualificazione B

10:30 4x400m F Batterie (ITALIA)

10:55 4x400m M Batterie (ITALIA)

11:30 Lungo F Qualificazione A/B (Giorgia Sansa, Gloria Gollin, Martina Aliventi)

11:40 Peso Decathlon M A/B


Sabato 22 luglio (pomeriggio)

14:30 Alto Decathlon M A/B

15:00 400m Ostacoli F Semifinali (Linda Olivieri, Anna Polinari, Alice Boasso)

15:10 Giavellotto M Finale

15:25 400m Ostacoli M Semifinali (Alessandro Sibilio, Federico Cesati, Jean Marie Robbin)

15:50 200m F Semifinali (Dalia Kaddari, Sofia Bonicalza)

16:10 200m M Semifinali (Alexandru Zlatan, Mario Marchei)

16:30 800m M Semifinali (Simone Barontini, Andrea Romani)

16:50 Triplo M Qualificazione A/B (Andrea Dallavalle, Fabio Camattari, Emmanuel Ihemeje)

16:55 100m Ostacoli F Finale (Elisa Di Lazzaro)

17:05 Martello F Finale (Alessia Beneduce)

17:10 110m Ostacoli M Finale

17:15 Asta F Finale

17:20 1500m M Finale

17:35 800m F Finale (Eloisa Coiro)

17:50 3000m Siepi F Finale (Laura De Marco)

18:05 Alto M Finale (Nicholas Nava)

18:10 400m F Finale (Rebecca Borga)

18:20 400m M Finale (Vladimir Aceti, Lapo Bianciardi)

18:25 Peso F Finale (Sydney Giampietro)

18:30 200m F Finale (ev. Dalia Kaddari, Sofia Bonicalza)

18:40 200m M Finale (ev. Alexandru Zlatan, Mario Marchei)

18:50 3000m F Finale (Nadia Battocletti, Elisa Ducoli)

19:15 400m Decathlon M

19:45 5000m M Finale



21/07/2017