Padova Marathon

Le sfide di don Danilo e don Francesco, le vicende toccanti dei piccoli Matteo e Valentina: numeri e curiosità

Non ci sarà solo la sfida di cartello tra l’azzurra Rosalba Console, che torna a gareggiare nella corsa su strada da cui partì la sua carriera di maratoneta, e l’etiope Genet Getaneh, già oro iridato a squadre nella mezza maratona, e quella fra i keniani Robert Ndiwa e Paul Maina, che animeranno la prova maschile (con l’allievo eritreo di Ruggero Pertile, Mogos Shumay, a fare da terzo incomodo). Sono davvero tanti i podisti che domenica 22 aprile saranno alla partenza dello Stadio Euganeo (alle ore 8.45) o a quella della mezza maratona, da Abano Terme (dalle 10.05). Ne abbiamo scelti alcuni, queste sono le loro storie.


IN GARA 51 NAZIONI. E C’E’ CHI ARRIVA DALLA THAILANDIA

Dire che è un evento sempre più internazionale non è una frase fatta: in totale nelle due prove agonistiche saranno presenti atleti provenienti da 51 Paesi e da tutti i continenti: è un record per la Padova Marathon (nella scorsa edizione erano 41). Le nazioni più rappresentate dopo l’Italia sono, nell’ordine, Stati Uniti, Francia, Olanda e Irlanda. Si segnala la presenza di maratoneti provenienti da Emirati Arabi, Thailandia. Perù, Giappone e Cina.

CORRERE MANTIENE GIOVANI

Correre fa bene. E lo può testimoniare meglio di tutti il padovano Luigi Bandieri, nato il 18 giugno 1937: con i suoi ottant’anni è il più “maturo” tra gli atleti iscritti e sarà al via della mezza maratona ad Abano. In campo femminile la palma spetta alla veneziana Fiorenza Simion. Delle donne non si dovrebbe mai dire l’età, ma se la si precisa, nel suo caso, è solo per farle i complimenti: è nata il 15 febbraio 1943.


IL CUORICINO NUOVO DI MATTEO

Sono davvero tante le segnalazioni raccolte dalle 23 onlus che hanno aderito al Charity Program della Padova Marathon. Tra le storie più toccanti c’è quella del piccolo Matteo Scarazzati, che, è il caso di dirlo, riempie il cuore di gioia:

«Ciao, mi chiamo Matteo! Ho 5 anni e quest’anno alla Padova Marathon ci sarò finalmente anche io! Dico finalmente perché l’anno passato ero l’unico della mia famiglia a non aver partecipato in quanto ero ricoverato in ospedale in attesa del mio nuovo cuoricino.

È stato un periodo lungo e impegnativo ma oggi sto bene, gioco, corro, e sono felice! Il 22 aprile correrò insieme a mia sorella Sara, la mia mamma Rachele e il mio papà Vanni: parteciperemo tutti insieme per sostenere l’Associazione Un Cuore Un Mondo Padova Onlus che ogni giorno aiuta i bambini che, come me, hanno dei cuoricini un po’ difettosi. Vieni anche tu…e prova a prendermi!».

SACERDOTI E… MARATONETI

Indossano con la stessa disinvoltura la tonaca e le scarpe da corsa. Uno è il parroco di Rubano, don Danilo Miotto, che parteciperà anche quest'anno alla Padova Marathon: «Lo sport, e correre in particolare, aiuta a trovare il giusto equilibrio fisico e mentale, a conoscere se stessi e a meditare, può rivelare a ognuno di noi i propri limiti, ma anche le sue potenzialità». Ma non sarà l’unico sacerdote al via. Con lui, sempre nella prova da 42 chilometri, ci saranno anche don Francesco Gallo, sacerdote di Este.


ALI’ IN GARA CON UNA SQUADRA DI 40 ATLETI

Quella per la corsa è una vera e propria passione che accomuna i dipendenti Alì e Alìper. Primo fra tutti a testimoniarlo è, ovviamente, Ruggero Pertile, che partendo dal suo impiego nei supermercati è riuscito a partecipare a tre edizioni dei Giochi Olimpici. Domenica 22 aprile anche il Gruppo Alì sarà in gara: ai nastri di partenza, tra la 42km e la mezza, ci sarà infatti una squadra di 40 podisti, ben 10 più dell'anno scorso. Gli atleti e i tempi da battere sono Mattia Berno, arrivato al traguardo in 3 ore 32’39” nella scorsa edizione, e Nicola Di Tella, che chiuse la mezza in un’ora 32’07”.

VINCENZO E LA PICCOLA VALENTINA

Vincenzo Placida, di Vigonovo, domenica parteciperà alla mezza maratona spingendo la carrozzina della figlia Valentina, dieci anni, affetta sin dalla nascita dalla rarissima sindrome “Cornelia de Lange”. «Lo scorso anno ho partecipato per la prima volta a una gara, la “Corri coi Sarmati” di Vigonovo, ho conosciuto ex atleti importanti come Andrea Longo e Manuela Levorato e mi è venuta voglia di affrontare qualcosa di più serio, seguendo i loro consigli per prepararmi: è così, partiremo in coda alla mezza maratona. Sarà un successo perché avremo l’opportunità di dare un po’ di visibilità a questi bimbi, ma anche un momento di inclusione stupendo per Valentina, che adora stare all’aria aperta».

AD ABANO ANCHE LE FAMIGLIE SMA

In coda alla mezza anche una ventina di genitori di Famiglie SMA, che si alterneranno alla spinta di una carrozzina. «Siamo un’associazione di genitori. Siamo in prima linea, da anni, per combattere una malattia genetica rara che è stata diagnosticata ai nostri figli. Ci siamo uniti, organizzati e non ci siamo arresi, così siamo diventati un gruppo determinato e sempre in prima linea per aiutare le famiglie dei bambini con SMA, l’acronimo di atrofia muscolare spinale, una malattia delle cellule nervose del midollo spinale, quelle da cui partono i segnali diretti ai muscoli».



20/04/2018