Maratona Olimpica

Tutto sulla 42.195km delle Olimpiadi di Rio2016: Kenia ed Etiopia favoritissime ma attenzione alle sorprese

Alle ore 14.30 di domenica 14 agosto prenderà il via dal Sambodromo di Rio de Janeiro la Maratona olimpica 2016: iscritte in 160, un record per questa manifestazione, in una gara che si preannuncia di altissimo livello a differenza della 42.195km maschile del 21 agosto, che analizzeremo nei prossimi giorni, che, iscritti alla mano, pare davvero modesta.

Tutto fa pensare ad un'agguerrita sfida tra Kenia ed Etiopia che presenteranno il meglio delle ultime stagioni ma si sa, alle Olimpiadi spesso le carte in tavola sono cambiate con atlete date per battute alla vigilia in grado di combattere per il podio.

Per il Kenia ci sarà Helah Kiprop, vincitrice quest'anno a Tokyo con il crono di 2h21'27" che le vale il quarto crono mondiale dell'anno ed il secondo tra le partenti: la 31enne viene dall'argento ai Mondiali di Pechino 2015, sintomo di competitività non solo nelle gare contro il cronometro ma anche in quelle per i titolo.
Visiline Jepkesho viene invece dal successo della Paris Marathon dove in 2h25'53" migliorò il terzo posto dell'anno prima dove corse il suo miglior tempo in carriera (2h24"44), la 27enne sarà al secondo evento internazionale della carriera dopo il non positivo 20mo posto di Pechino 2015.

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Terza ed ultima atleta keniana iscritta è Jemima Sumgong, attenzione a lei che indichiamo come co-favorita della vigilia: la Sumgong nonostante una corsa non proprio perfetta ha mostrato un grande carattere quest'anno a Londra dove ha sbaragliato l'agguerrita concorrenza andando a vincere in 2h22'58". La Sumgong cercherà inoltre di riscattare la "medaglia di legno" degli ultimi Mondiali dove fu quarta ad una manciata di secondi dalla vittoria.
In linea generale il Kenia sarà chiamato a riscrivere la storia di questa specialità in quanto nessuna atleta di questa nazione africana ha mai salputo vincere un titolo olimpico sulla Maratona con Chaterine Ndereba che nel 2004 e nel 2008 finì seconda emulata a Londra 2012 da Priscah Jeptoo.

L'Etiopia presenterà un vero e proprio Dream Team anche se non ci sarà la campionessa uscente Tiki Gelana che dopo il ritiro dello scorso anno ai mondiali quest'anno si è vista a Boston dove ha chiuso in un anonima 14ma posizione con un tempo decisamente troppo alto per i suoi standard, 2h42'38". Ecco quindi che le speranze saranno affidate ad un trio davvero temibile: ci sarà Mare Dibaba, quella che noi indichiamo come favorita, campionessa mondiale uscente e che quest'anno ha corso a Londra in 2h24'09"; la Dibaba nel 2012 fu solo 22ma e le sue apparizioni dei tempi recenti fanno pensare che tutto sia stato fatto in funzione di Rio 2016.
Una delle principali indiziate a recitare il ruolo di protagonista sarà la capolista mondiale stagionale, ovvero Tirfi Tsegaye: la 32enne di Bekoji, la patria dei più forti atleti etiopi della storia, ha vinto la velocissima maratona di Dubai in 2h19'41", l'unica capace di scendere sotto le 2h20' nel 2016, anche se l'anno scorso fu quinta ai mondiali dimostrando la sua grande forza in gare su ritmi alti ma costanti e le sue difficoltà in gare discontinue come sarà quella olimpica.
Terza ed ultima etiope iscritta è Tigist Tufa, vincitrice a sorpresa della London Marathon 2015 e quest'anno seconda in 2h23'03".

Tra le altre atlete africane in grado di inserirsi nella lotta per le medaglie segnaliamo Eunice Jepkirui Kirwa, keniana che ora gareggia per il Bahrain che negli ultimi mondiali fu capace di salire sul terzo gradino del podio, e Rose Chelimo, un'altra naturalizzata del Bahrain che viene dal 2h24'14" corso a Seoul.

E le altre? le recenti manifestazioni internazionali hanno dimostrato che, a differenza del passato, anche nelle gare "istituzionali" le keniane ed etiopi sono disposte a grandi ritmi rischiando poi di "saltare" nella seconda parte. Ed è proprio qui che le atlete del vecchio contintente, ma anche americane ed asiatiche, dovranno giocare le loro carte cercando di correre su ritmi elevati, per non perdere definitivamente la scia delle prime, cercando poi di inserirsi.
In caso di gara tattica sarà invece tutto possibile con le outsider in grado di far valere le proprie caratteristiche.

Tra le europee al via la campionessa di Zurigo 2014 Christelle Daunay con le portoghesi Jessica Augusto e Ana Dulce Felix che, come hanno dimostrato i recenti europei, sono in grandissima forma. Attenzione anche alle gemelle tedesche Anna e Lisa Hahner anche se dopo aver rincorso e strappato il pass olimpico dopo numerose gare potrebbero pagare le fatiche dell'ultimo anno. Incognita invece sulla svizzera Maja Neuenschwander e sulla polacca Katarzyna Kowalska, entrambe atlete con ottimi primati ma sempre anonime nelle gare internazionali.

Per l'Asia da tenere d'occhio la giapponese Tomomi Tanaka mentre le americane Amy Cragg e Shalane Flanagan potrebbero essere i jolly "bianchi" per mettere in difficoltà il continente nero. In particolare si ricorda la pazza gara della Flanagan a Boston due anni fa quando attaccò sin dal primo metro le africane sfiorando l'impresa.
Curiosità anche nel vedere la ceca Eva Vrabcová Nývltová che dopo aver partecipato alle Olimpiadi Invernali nello sci di fondo quest'anno ha stupito tutti nella corsa su strada guadagnandosi la partecipazione anche ai giochi estivi.

E l'Italia? davvero impossibile pronosticare come imposteranno la gara le nostre. Anna Incerti viene da un lunghissimo periodo lontano da questa distanza mentre Valeria Straneo è stata recuperata in extremis. Se dovesse ripetere l'impresa di Rotterdam sarà Catherine Bertone a recitare il ruolo di "capitana" anche se crediamo che sia la campionessa europea di Barcellona che l'argento mondiale di Mosca non siano in Brasile solo per onor di firma.

Arriviamo alle curiosità: ci saranno Leila, Liina e Lily Luik, ovvero le tre gemelle estoni che ormai da qualche anno condividono le loro prestazioni nelle gare internazionali mentre la più giovane sarà la 22enne bulgara Militsa Mircheva, tra le più forti in Europa e nel mondo nella corsa in montagna a livello giovanile.

Un pizzico di Italia sarà portato anche dalla rwandese Claudette Mukasadindi e dalla croata Marija Vrajic, ormai presenze fisse nelle maggiori gare di corsa su strada italiane.


15/08/2016