Paris Marathon

I keniani Paul Lonyangata e Purity Rionoripo, con record, vincono a sorpresa la 41ma edizione della maratona parigina

Sono i keniani Paul Lonyangata e Purity Rionoripo i vincitori della 41ma edizione della Paris Marathon che nella mattinata di domenica 9 aprile ha visto al via dato ai Campi Elisi oltre 57mila runners tra cui un migliaio di italiani.

I due 23enni trionfano al termine di una gara anomala e risolta solo sul finale: 2h06'10" il crono del vincitore mentre al femminile il 2h20'55" vale il nuovo record della gara.
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La cronaca: dopo i primi due split molto veloci (14'48" e 29'46") al comando si forma un gruppo foltissimo di 20 atleti che nel giro di pochi chilometri deciderà di pensare più alla vittoria che al crono. Si passa alla mezza in 1h03'01" con i successivi passaggi che registreranno un rallentamento con ancora tantissimi uomini al comando.

La svolta al 30mo con Yego e Kipsang che si mettono a tirare sfoltendo notevolmente il gruppo di testa. Tuttavia sarà un fuoco di paglia in quanto poco dopo tutti riusciranno a rientrare.

A poco più di 3km dal traguardo è lo stesso Paul Lonyangata a staccare tutti con i soli Stephen Chebogut, poi secondo in 2h06'55" e l'etiope Yitayal Atnafu (2h07'19") capace di restare in scia. Alla fine, complice l'accelerazione finale, i riscontri cronometrici saranno ottimi con Solomon Yego che rimonterà fino alla terza piazza (2h07'13").

Primo non africano sarà il francese Hassan Chadi che in 2h10'31" dovrebbe aver strappato il pass per i Mondiali di Londra.

Stesso copione, anche se con ritmi decisamente più sostenuti, al femminile dove in quattro si mettono al comando sin dai primi metri per poi giocarsi il successo nella parte finale di gara. La sorpresa è la perdita di contatto nel momento clou della gara delle due favorite della vigilia Flomena Cheyech, terza in 2h21'22", e la campionessa uscente Visiline Jepkesho, quarta in  2h21.36; Purity Rionoripo rompe gli indugi a 2km dal traguardo con Agnes Barsosio (2h20'57") che resta aggrappata sino agli ultimi metri senza però avere la forza del controsorpasso.

Il 2h20'55" della Rionoripo migliora di quasi 4' il personale e cancella dagli annali il record della gara di Boru Tadese, nel 2013 capace di chiudere in 2h21'04".

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09/04/2017